La lavanda ha dunque molteplici funzioni che sono date soprattutto dai colorati fiori e dal profumo fresco ed estivo. Proprio per queste importanti caratteristiche aggiunte alle diverse proprietà curative e mediche che possono esserle attribuite, la lavanda resta una delle piante più presenti all’interno dei giardini. La lavanda rende uno spazio all’aperto colorato, delicato, fresco e profumato. Crea un piacevole ambiente ospitale e rilassante. Esistono diversi tipi di lavanda, ognuno con le proprie caratteristiche e con le proprie esigenze in materia di condizioni di coltivazione. Generalmente la lavanda cresce in zone particolarmente calde e a clima temperato, ma esistono anche alcune qualità che resistono ai climi più freddi. Un esempio di quest’ultimo tipo è la lavanda vera. La lavanda spica, invece, richiede delle condizioni di crescita caratteristiche di un clima più caldo e di terreni calcarei. Inoltre rispendo alla lavanda vera presenta dei steli più lunghi. Il periodo di fioritura è successivo a quello del primo tipo descritto. Altri tipi di lavanda sono quella marittima e gli ibridi denominati lavanda farfalla e lavandino.
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Come ogni specie vegetale, anche la lavanda non può crescere in tutte le condizioni climatiche e territoriali e dunque, prima di prendere in considerazione di coltivare questa specie vegetale bisogna scegliere la varietà di lavanda più adeguata al territorio e al clima in cui se ne vuole realizzare una coltura. Se esistono i presupposti necessari alla sua crescita come un terreno asciutto e alcalino ed una esposizione assoluta con temperature calde, allora si può passare alla coltivazione vera e propria.in genere una pianta di lavanda può essere coltivata in vaso o in terreno. Il periodo ideale è all’inizio dei mesi primaverili, ma è chiaro che tutto dipende dal tipo di lavanda scelta. Generalmente, la vita di queste piante va dai sette ai dieci anni, ma con le dovute attenzioni il suo ciclo vitale potrebbe allungarsi. Uno dei metodi più produttivi per coltivare la lavanda è tramite talea. La prima cosa da fare è tagliare una talea in buona salute, verde e sana che hanno più possibilità di attecchire in maniera immediata. Tagliato il rametto o talea in questione è necessario eliminare tutte le foglie che sono presenti nella parte superiore, dopodiché è possibile piantare la talea. Il periodo in cui può avvenire questa operazione è, come detto precedentemente, l’inizio della primavera. Dopo aver irrigato e lasciata riposare, la talea dovrebbe sviluppare le radici e attecchire bene al terreno. Dopo pochi mesi si svilupperà una pianta bella e vitale.
Il periodo di fioritura della lavanda è l’estate, periodo in cui è possibile raccogliere i fiori e farli essiccare per la realizzazione di fiori secchi decorativi per profumazione o oli. In autunno è opportuno potare la pianta a circa 3 cm così che sarà maggiormente forte e protetta per il periodo invernale. Nel periodo della primavera, ovvero nei mesi di marzo o aprile è opportuno procedere ad una seconda potatura, questa volta a 5 cm. In questo modo in estate se ne garantirà una splendida fioritura. Queste piccole operazioni servono a far durare più a lungo la propria lavanda e a farla apparire sempre vitale e sana. Per mantenere sempre in salute la lavanda bisogna stare attenti a dare il giusto quantitativo di acqua alla pianta senza creare dei ristagni estremamente dannosi. Inoltre, bisogna porre la massima attenzione alla crescita delle erbe cattive che potrebbero sottrarre alla pianta tutte le sue sostanze nutritive necessarie per vivere.
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