Capelli

Uno dei tratti distintivi di un uomo e di una donna sono i capelli. Queste lunghe strutture formate per la maggior parte di cheratina, ci ricoprono la testa per proteggere il cuoio capelluto, principalmente dai raggi solari.

Facilmente deducibile dal fatto che si allunga, il capello risulta essere una struttura viva. È presente un bulbo, all’interno del cuoio capelluto, che presenta la matrice, ovvero la sostanza da cui si originano le cellule che formeranno la parte esterne. Essendo vivo, il capello deve essere nutrito. Questo compito viene espletato attraverso si vasi sanguigni che passano per il bulbo e cedono proprio a questa struttura le sostanze nutrienti necessaria per la crescita del capello che noi vediamo. Anche noi possiamo prendere parte attiva nella cura e nutrimento dei nostri capelli attraverso l’uso di adeguati shampoo, ... continua


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      prosegui ... , come ad esempio quelli nutrienti, a cui associare durante il lavaggio anche un delicato e profondo massaggiare sul cuoio capelluto. Il massaggio non è da sottovalutare poiché, oltre ad applicare in maniera estensiva lo shampoo, serve a richiamare un maggiore afflusso sanguigno nel cuoio capelluto, che così disporrà di maggiori apporti nutritivi.

      Poi vi è la parte che si vede, il fusto che ovviamente è esterno alla cute. Questo è formato a sua volta dalla cuticola, la parte più esterna composta di cheratina; la corteccia, la parte intermedia, responsabile del colore dei capelli, a seconda della quantità di melanina che riescono a trattenere. Quando si invecchia i capelli diventano bianche perché tali cellule hanno perso la capacità di produrre nuova melanina e di trattenere quella formata in precedenza. Infine abbiamo il midollo, formato da cellule distanziate tra di loro per mezzo di sacche d’aria, con lo scopo di isolare e proteggere maggiormente la testa.Il nostro corpo è conscio dell’importanza dei capelli, come strumento di protezione per il cuoio capelluto tanto che se ne prende cura senza che noi ce ne accorgiamo attraverso la produzione di un grasso, il sebo, che avvolge l’intera struttura pilifera. Nella sua perfezione, però, anche l’organismo a volte sbaglia e per quanto riguarda i capelli lo si nota quando questi sono “grassi” o “secchi”.

      Quando la produzione di sebo è eccessiva i capelli tendono a diventare grassi, untuosi e quindi ad apparire come se fossero sporchi, anche se appena lavati. Questo eccesso è prodotto da squilibri ormonali come nella fase puberale, ma anche dalla scelta di prodotti sbagliati, o ai quali il nostro organismo risponde con l’aumento di produzione di sebo. Per ovviare a questo problema, che può diventare disagio sociale, esistono tanti tipi di prodotti naturali. Tra questi giusto per citarne uno molto efficace è l’ortica. Lo shampoo all’ortica è ovviamente il più indicato, ma se si volesse provare un rimedio casalingo, basta utilizzare dell’acqua nella quale si sono fatte bollire foglie di ortica.

      In senso opposto, anche se forse meno problematico da un punto di vista sociale, sono i capelli secchi. In questo caso il problema è inverso, cioè non c’è una quantità sufficiente di sebo per poter proteggere adeguatamente tutti i capelli, che quindi tendono a irrigidirsi, sfibrarsi (doppie punte) e quindi spezzarsi. In questo caso bisogna sopperire a questa mancanza applicando dei prodotti sostitutivi come ad esempio gli oli. Ottimi sono l’olio di lino, di oliva o di mandorle. In questo caso si sconsiglia un metodo “casereccio”: l’applicazione dell’olio d’oliva a casa renderebbe i capelli solamente unti e appiccicosi, catalizzando e intrappolando il pulviscolo dell’aria, e quindi indebolendo anziché rafforzare.

      Oggi, al supermercato o in erboristerie e in farmacia, esistono tanti prodotti adatti ad ogni problema relativo ai capelli, dai più naturali generali a quelli più specifici. Basta sapersi fare consigliare da persone competenti, che più che alla vendita del prodotto siano orientate verso la soddisfazione del cliente (nonché propria professionale nello svolgere al meglio il proprio lavoro).Il dovere dei capelli, cioè quello di proteggere la testa, però è sempre passato in secondo piano rispetto alla vanità umana. Infatti i capelli sono stati la principale caratteristica del corpo umano da elaborare per far esaltare la bellezza del viso. Quella di prendersi cura dei capelli non è una abitudine solo dei giorni moderni. Fin dall’Antico Egitto, i faraoni erano famosi per la cura che avevano per il proprio corpo, capelli compresi. Non solo li portavano raccolti in diverse acconciature, ma li tenevano anche ben oliati con una mistura di olio di lino e olio di oliva, in alcuni casi anche con radice di saponaria. Questa cura maniacale era dovuta sia perché venissero ad assumere un aspetto lucente, consono ad un dio, sia perché, con tutto quell’olio, si riusciva a tenerli più facilmente lisci, senza increspature. I capelli erano tenuti tanto in considerazione e considerati tanto preziosi a tal punto che quando un familiare guariva da una malattia, tutta la famiglia si tagliava i capelli per offrirli in segno di devozione e ringraziamento alla divinità.

      Anche i romani tenevano alla cura dei capelli. Non era raro che le matrone e le patrizie avessero a loro disposizione delle parrucche di veri capelli, ovviamente di diverso colore e pettinatura rispetto ai propri, da esibire nelle più svariate situazioni: dalle solenni cerimonie fino anche alla cene che tenevano in casa. Al contrario degli egiziani, però, le romane non disdegnavano i boccoli, tanto che attorcigliavano delle ciocche attorno a dei bastoncini, una sorta di bigodini dell’antichità, proprio per renderli più ricci e voluminosi.Se paragoniamo la cura per i capelli di antichi Egizi e Romani, con quella che abbiamo oggi, sicuramente non si troveranno molte differenze. Ovviamente metodi e materiali sono decisamente diversi, quelli di oggi più adeguati e appositamente studiati, ma il risultato che si ricerca è sempre lo stesso.

      Anche oggi ci si olia i capelli per renderli più lucenti e lisci, caratteristica ottenibile facilmente con l’ausilio della piastra elettrica. Senza dubbio quello che usiamo noi non è l’olio untuoso e grasso, derivato direttamente da animali o vegetali che si usava un tempo, in tal caso oggi verrebbe scambiato per sporcizia, ma è una miscela di vari componenti grassi che hanno la capacità di lubrificare il capello senza però ungerlo. Sono prodotti studiati specificatamente per mantenere il capello lucido. A questi poi vengono affianchi altri prodotti, o addirittura inseriti nella stessa formulazione, per prenderli più o meno ricci, per nutrirli, per rinforzarli e cosi via a seconda delle esigenze.

      Si è arrivati ad un livello tale di adonismo, che il capello bianco, un tempo simbolo di saggezza e giudizio, oggi non sia tenuto altrettanto in considerazione. Infatti si tende a mascherarlo per vanità o vergogna di invecchiare con le tinture, nella speranza di allontanare il tempo che inesorabilmente avanza.