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Tra i metodi più veloce per godere delle molteplici proprietà delle piante e delle erbe officinali vi sono ben noti decotti, gli infusi o le tisane. Tra metodi estremamente semplici da preparare ma che presentano alcune differenzi gli uni con gli altri. Gli infusi, ad esempio, consistono in bevande in cui l’acqua si fa bollire e soltanto in seguito si immergono le erbe e si lasciano, appunto, in infusione. Il tempo di lasciarle a riposo e l’acqua assumerà tutti i principi attivi delle erbe messe in infusione. L’infuso è, dunque, uno dei tanti metodi indispensabili per far sì che le erbe scelte sprigionino le loro proprietà. Uno degli infusi più interessanti per le proprietà che lo caratterizzano e gli effetti che ne derivano è l’infuso di malva.
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Che cos’è la malva. Come tante altre piante conosciamo bene il nome di questa specie vegetale, ci suona familiare e spesso sappiamo anche come è fatta, ma solo in pochi conoscono le proprietà che la caratterizzano. La malva è una pianta erbacea spontanea caratterizzata dalla presenza di meravigliosi fiori di colori rosa e lilla. Essa appartiene alla famiglia delle Malvacee e il suo nome scientifico è Malva Silvestris. Il suo nome deriva dal latino “mollire” e significa ammorbidire. Questa informazione ci indica già una delle sue numerose proprietà, ovvero quelle emollienti. È molto semplice trovare una pianta di malva. Assieme all’ortica è tra le specie vegetali più a portata di mano e più diffuse. È molto frequente trovarla sui cigli delle strade di campagna, nei giardini, tra le erbe spontanee e così via. Secondo alcune antiche tradizioni popolari, i fiori di malva venivano utilizzati per combattere qualsiasi dolore e disturbo fisico, essi venivano raccolti nel giorno di San Giovanni e disposti sui davanzali delle case così da caricarsi di energia positiva e fungere da rimedio contro ogni male.
Un infuso di malva è un rimedio efficacissimo contro diverse patologie. La preparazione della miracolosa bevanda è estremamente semplice, basta far bollire dell’acqua in un pentolino e a fiamma spenta introdurre i fiori di malva. Lasciarli in infusione per circa 10 o 15 minuti, poi, filtrare e infine bere. La malva presenta numerosi principi attivi di grande importanza e utilità. Essa produce una mucillagine che agisce a livello della gola e dell’intestino fungendo da anti infiammatorio e lenitivo. Inoltre per via esterna, la malva svolge una funzione ammorbidente sulla pelle. Un infuso di malva presenta numerose vitamine come la A, la B e la E, un’importante quantità di tannini, flavonoidi e tante altre sostanza estremamente benefiche.
In genere, l’infuso di malva si utilizza in alcuni casi specifici come rimedio per il mal di testa, come lassativo in caso di stitichezza, assolutamente consigliato per i più piccoli e per gli anziani in quanto l’azione è delicata e non assolutamente violenta. L’infuso di malva è un ottimo anti infiammatorio delle vie respiratorie, è un efficace espettorante e combatte la tosse. Oltre ad un uso interno, tramite infusi o decotti, la malva può essere utilizzata anche per uso esterno. Si realizzano, infatti, molte lozioni, creme e oli a base di malva e sono davvero molto indicate per irritazioni cutanee, ma anche infiammazioni quali acne, eczemi, ed altro ancora. Il dosaggio di un infuso di malva è estremamente variabile. In genere non si dovrebbe andare mai oltre le 3 somministrazioni al giorno. Non si registrano gravi effetti collaterali che derivano dall’assunzione di infuso di malva. Bisogna però ricordare che questa pianta è utilizzata per combattere la stitichezza grazie al suo effetto lassativo. Di conseguenza non è difficile immaginare che eccedere nelle dosi possa coincidere con un effetto troppo lassativo. Per avere un ottimo infuso è importante acquistare le parti di malva da infondere in un’erboristeria fidata dove si sarà sicuri della qualità del prodotto, in caso contrario, se si è degli esperti si può anche ricorrere alla raccolta da effettuare nel periodo di maturazione della pianta che corrisponde generalmente all’estate.
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