Ginkgo biloba

Ginkgo biloba

Il ginkgo biloba è una pianta nota da moltissimo tempo in campo erboristico e fitoterapico, ma le sue origini sono ancora più antiche: con duecento milioni di anni alle spalle, questa specie vegetale è un vero e proprio fossile vivente, che ha saputo resistere a cambiamenti climatici di ogni tipo arrivando a prosperare anche ai giorni nostri. Il ginkgo biloba è un albero vecchio non solo dal punto di vista della specie, ma anche dei singoli esemplari, che possono raggiungere anche i mille anni di vita. La pianta è particolarmente diffusa nelle zone orientali del mondo, nelle quali è radicato l'utilizzo del ginkgo in diverse occasioni nel campo della fitoterapia e della medicina naturale. In secoli recenti, il ginkgo è stato introdotto anche in Europa e non è raro poterlo ammirare a decorazione dei viali e dei giardini europei: si tratta di una pianta resistente, il cui clima più indicato è quello delle zone temperate del mondo. Le proprietà benefiche di questa pianta sono state oggetto di riscoperta da parte della medicina soprattutto nel corso degli ultimi anni, nei quali il suo utilizzo ha visto una rapida e crescente diffusione grazie agli estratti standardizzati, ovvero con una quantità definita di principio attivo.
Ginkgo biloba

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Proprietà benefiche

Ginkgo biloba Le proprietà benefiche del ginkgo biloba sono variegate e note già da molti secoli: i principi attivi di questa pianta sono utilizzati per curare diversi tipi di disturbi in modo efficace e del tutto naturale. Il ginkgo biloba è ricco di flavonoidi, dalle proprietà antiossidanti, che aiutano a contrastare l'invecchiamento cellulare combattendo i radicali liberi. Non meno importante, il ginkgo biloba è efficace nel contrastare il PAF, o fattore delle piastrine, favorendo la corretta coagulazione del sangue e risultando pertanto efficace in molti casi contro disturbi circolatori di diverso tipo. Contrastando anche la broncocostrizione, il ginkgo risulta un valido alleato contro reazioni allergiche e forme asmatiche. Al ginkgo biloba va anche il merito di intervenire positivamente sugli scambi di ossigeno e glucosio con i tessuti, per un generale miglioramento della salute del corpo. Nei mercati orientali, è ancora possibile trovarlo venduto come rimedio contro funghi e parassiti del tratto gastrointestinale, anche se il consumo delle parti non trattate della pianta deve avvenire con la massima attenzione: alcune parti, infatti, sono altamente tossiche e possono portare a gravi controindicazioni.

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Utilizzo

Nella medicina e nella fitoterapia, il ginkgo biloba viene utilizzato sotto forma di estratti standardizzati, che permettono il controllo della quantità di principi attivi ingeriti e permettono anche di evitare rischiose intossicazioni o effetti collaterali. Il ginkgo biloba viene utilizzato per contrastare l'aterosclerosi e disturbi legati alla microcircolazione, alla circolazione venosa e le cardiopatie ischemiche. Il ginkgo risulta, inoltre, efficace nella prevenzione dell'invecchiamento cellulare e contro i sintomi del deterioramento mentale, così come nella lotta alle arteriopatie degli arti inferiori, nell'ipertensione, nelle retinopatie, nei danni da fumo e nelle trombosi, così come nelle sindromi vertiginose di vario genere. La scelta dei prodotti deve essere accurata: per avere la garanzia della sicurezza del prodotto, esso deve venire ricavato da estratti purificati da acidi ginkgolici, standardizzati al 6% in derivati terpenici e al 24% in flavonoidi. Anche le dosi devono essere rispettate: non bisogna mai superare i 240 mg al giorno, mentre le dosi medie consigliate sono comprese tra tale limite e i 120 mg al giorno, al di sotto dei quali potrebbe venire meno l'efficacia. L'assunzione deve comunque essere concordata insieme al proprio medico, soprattutto in caso di assunzione di altri prodotti farmaceutici o erboristici di simile azione o interferenti.


Controindicazioni

Nonostante le molte proprietà benefiche, il ginkgo biloba è potenzialmente tossico e per questa ragione occorre assumere soltanto prodotti sicuri e non entrare in contatto con alcune parti della pianta, come i semi e i frutti, che possono provocare anche reazioni allergiche. Diversi problemi possono insorgere anche qualora si vada incontro ad un sovradosaggio: le conseguente possono essere nausea, vomito, diarrea, cefalea e sindromi emorragiche, anche se quest'ultime sono estremamente rare. In caso di assunzione in concomitanza con simili farmaci, è bene informare il proprio medico e concordare con esso il dosaggio: in questo modo si potrà evitare di andare incontro ad effetti indesiderati e di invalidare la terapia in corso. Infine, il ginkgo biloba può rivelare delle interazioni con diversi tipi di farmaci, non per forza di simile azione: anche per questa ulteriore ragione occorre contattare il proprio medico anche in caso di assunzione di farmaci per motivi diversi e di effetto differente rispetto a quello dell'estratto di ginkgo biloba, poiché anche in questi casi potrebbero insorgere problemi.




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