Negli ultimi anni, è scoppiata la moda dei cosmetici naturali fai da te. Con ciò s’intende la preparazione di creme, trucchi, lozioni e quant’altro, direttamente in casa propria utilizzando ingredienti naturali facilmente reperibili in commercio. Se si realizzano dei rimedi che presentano proprietà terapeutiche per il trattamento di determinate patologie o anche dei cosmetici per la pelle o il corpo è importante conoscere le caratteristiche degli ingredienti che si intende utilizzare per verificare se contengono principi attivi e sostanze che fanno al proprio caso e verificare la presenza, eventuale, di reazioni allergiche. Uno dei vantaggi di questi prodotti è che non sono eccessivamente aggressivi quindi se dovesse verificarsi una strana reazione basta, semplicemente, sospenderne l’utilizzo.
Esistono diverse tecniche per estrarre i principi attivi dalle cosiddette erbe officinali. Tutto dipende dal tipo di erba che si intende trattare e dalle caratteristiche che la contraddistinguono. Per godere al meglio dei principi benefici di queste portentose specie vegetali, dunque, è bene informarsi sulle tecniche utili all’estrazione delle sostanze nutritive e attrezzarsi per poter effettuare il processi di estrazione in casa propria. In molti casi, le tecniche in questione non sono estremamente complesse e non necessitano di strumenti particolarmente difficili da reperire. In altri casi, invece, si tratta di procedimenti in cui si richiede l’intervento di mani più esperte. Generalmente viene utilizzata la droga fresca, ma esistono alcune preparazione che preferiscono quella secca.
Tra le tecniche più utilizzate vi è la macerazione che consiste nel mettere la droga, fresca o secca, in una solvente che generalmente è acqua, meglio se distillata. A seconda delle parti della pianta che vengono messe a macerare, questo processo si distingue in infuso, tisana o decotto. Il decotto è, dunque, uno dei processi più interessanti dal punto di vista estrattivo in quanto le parti delle specie vegetali utilizzate sono quelle più dure, ovvero, quelle che hanno bisogno di un maggior tempo di azione. Il decotto, infatti, si realizza con semi, cortecce, radici, bucce e tutte le parti più dure e resistenti della pianta, ma che spesso è la sede in cui si annidano la maggioranza delle sostanze nutritive. Queste parti vengono inserite direttamente in acqua distillata bollente e lasciate in infusione, ancora con il fuoco acceso, per almeno dieci minuti o un quarto d’ora. Dopo questo tempo occorre spegnere il fuoco e lasciar raffreddare, dopodiché filtrare e consumare.
La tintura si ottiene da un processo leggermente più complicato rispetto al decotto in quanto la macerazione della droga avviene in proporzioni di 1:5 e il solvente può essere di diverso genere, dall’acqua all’alcol a solventi misti. La tintura madre presenta un concentrato maggiore di principi attivi in quanto la proporzione tra droga e solvente è di 1:10. Le tinture vanno assunte oralmente in fatti si conservano in boccette in vetro scure con contagocce. Le tinture possono essere utilizzate come delle efficaci basi per medicinali farmaceutici o erboristici o anche cosmetici naturali. Gli oli essenziali sono, invece, dei composti ancora più complessi in quanto oltre a conservare i principi attivi della pianta da cui derivano ne conservano anche l’essenza e il profumo. Esistono diverse tecniche per estrarre gli oli da una specie vegetale. Tra le più diffuse vi è la spremitura a freddo o la distillazione a secco o a vapore. Gli oli possono essere utilizzati puri o essere mescolati a creme per aromatizzarle o arricchirle ulteriormente.
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