Bulimia

Cos'è la bulimia?

La bulimia è una malattia estremamente complessa, a partire dalla sua definizione: si tratta di un disturbo di natura psichica, che coinvolge però tutto il corpo e ha pesantissime conseguenze su di esso. Se non curata, può portare a danni permanenti e alla morte del paziente. Si parla di bulimia in presenza di alcuni comportamenti alimentari molto precisi e prolungati nel tempo: possiamo distinguere due fasi. Una prima fase consiste nell'ingerire, in poco tempo, grandissime quantità di cibo. Il paziente mangia in modo incontrollato, mischiando cibi e sapori, con quantità di calore elevatissime. Gli episodi di questo tipo possono durare diverse ore, portando all'acquisto compulsivo di qualsiasi tipo di alimento. Il paziente sente di non avere il controllo su ciò che mangia e sulle quantità, senza riuscire a smettere. Tuttavia, a tale fase fa seguito un secondo step indotto da un pensiero ossessivo per il controllo del peso, che porta al vomito autoindotto. Il senso di colpa e di frustrazione spinge così il paziente ad eliminare quanto ingerito. Anche in questo caso, vi è una sensazione di mancanza di controllo e di volontà. Affinché la malattia venga diagnosticata, gli episodi di abbuffata e vomito autoindotto devono verificarsi una o più volte la settimana, per un periodo di almeno tre mesi.
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Conseguenze della bulimia

BulimiaPurtroppo, la bulimia non ha un grave impatto solo sulla componente psicologica: a questo già grave ambito si aggiunge quello fisico. Nel corso del tempo, molte sono le conseguenze negative. Occorre considerare che gli episodi di bulimia nervosa sono spesso alternati a giorni nei quali non viene seguito un regime alimentare equilibrato, ma ci si nutre seguendo diete molto rigide e insufficienti a garantire le risorse necessarie per un organismo sano. Il corpo, dunque, è sempre più debilitato e possono presentarsi carenze nutrizionali di vario tipo.

Anche il vomito frequente comporta gravi danni: i succhi gastrici che vengono prodotti durante la digestione risultano molto aggressivi nel loro passaggio lungo l'esofago e nella bocca. Ecco perché il reflusso gastrico è uno dei problemi più comuni in caso di bulimia. Anche i denti ne risentono: lo smalto viene progressivamente consumato e si tratta di in processo irreversibile. L'indebolimento delle pareti dell'esofago può avere conseguenze anche più gravi del reflusso: si può arrivare ad emorragie interne, vero e proprio pericolo per la sopravvivenza del paziente. Nelle donne, le carenze alimentari possono portare all'amenorrea e all'impossibilità di avere figli.


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Cause della bulimia

Come per molti disturbi di origine psichica, è difficile stabilire delle cause univoche per la bulimia. Molti studi, tuttavia, hanno dimostrato che è possibile riconoscere delle concause diffuse, che contribuiscono ad aggravare il problema o rendono il soggetto maggiormente a rischio. Sicuramente è importante il contesto sociale e familiare: a rendere un soggetto maggiormente a rischio, ad esempio, vi è la presenza di casi di bulimia in famiglia o di ossessiva attenzione al peso e all'aspetto fisico. La bulimia è fortemente legata a scarsa autostima e all'insorgenza di stati ansiosi, con incapacità di gestire lo stress. A volte è legata ad un forte trauma subito, come una violenza fisica o psicologica, oppure, per i soggetti particolarmente sensibili a stress e ansia, può legarsi a un cambiamento delle abitudini e della routine quotidiana, come un nuovo lavoro. I singoli fattori scatenanti, insomma, possono essere molteplici, mentre alla base vi sono problemi di natura psicologica sui quali è necessario lavorare per poter risolvere il problema della bulimia. La bulimia, inoltre, può anche origine parzialmente fisica: ormoni, neurotrasmettitori e patrimonio genetico possono rendere un soggetto maggiormente a rischio di sviluppare questo disturbo.


Bulimia: Cura della bulimmia

La terapia per contrastare la bulimia deve essere prescritta da uno specialista e deve essere completa, ovvero deve poter integrare tutti gli ambiti nei quali è necessario intervenire. Da una parte, infatti, si punterà alla risoluzione del problema attraverso la cura delle cause scatenanti e la messa in atto di una terapia di controllo degli episodi di abbuffate e di vomito. Dall'altra, invece, si dovrà intervenire per risolvere i problemi collaterali dal punto di vista fisico, assolutamente da non sottovalutare.

Per la cura della bulimia è necessario intraprendere una terapia psicologica, alla quale viene affiancata una terapia farmacologica volta a contrastare i disturbi di ansia, stress e depressione che spesso sono alla base del problema. Questo significa che nella terapia vengono comunemente utilizzati psicofarmaci specifici per il disturbo del paziente, il quale dovrà anche avere cura di sottoporsi a visite specialistiche per quanto riguarda i disturbi legati al tratto gastrointestinale.

Fondamentale l'intervento di un nutrizionista e dell'individuazione di un regime alimentare da mantenere per poter rispondere a tutte le esigenze del fisico del paziente.



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