Per poter godere al meglio delle proprietà delle erbe officinali non basta, semplicemente, ingerirle, come avviene nel caso di alcune specie che vengono normalmente utilizzate anche in cucina, come la menta, il rosmarino, l’otica e tante altre piante. Vi sono alcune piante officinali che rilasciano i loro fitocomplessi solo se vengono eseguiti alcuni particolari processi di estrazione. L’estrazione dei principi attivi delle erbe officinali può dar luogo a estratti acquosi o estratti alcolici. Nel primo caso la droga, ovvero l’erba da cui si vogliono trarre i principi attivi, viene messa a macerare nell’acqua che è il solvente di questo tipo di estrazioni. Nel secondo caso, invece, il solvente in questione è l’alcol etilico, dunque la droga viene fatta macerare nell’alcol dando luogo a estratti alcolici. Oltre a questi due tipi di estratti in cui, ripetiamo, i solventi utilizzati sono l’acqua nel primo e l’alcol nel secondo caso, ne esiste anche un terzo, quello dei macerati glicerinati.
Cosa sono i macerati glicerinati? Da quale tipo di processo hanno luogo? In alcuni casi, l’estrazione dei principi attivi da determinate piante officinali non è possibile né con un solvente ad alcol né con quello ad acqua. Di conseguenza si ha la necessità di utilizzare un altro tipo di procedimento. La soluzione arriva mettendo la droga a macerare in una miscela di solventi composta da acqua, alcol e glicerina. Le proporzioni corrispondono grosso modo al venti percento d’acqua, trenta percento di alcol e la parte restante di glicerina. In questo modo è possibile ottenere dei composti chiamati, come anticipato in precedenza, macerati glicerinati. Per ottenere questo tipo di composti è necessario che la droga sia fresca e che vengano scelte le parti più tenere della pianta, in particolare le gemme. Proprio per questo, composti come i macerati glicerinati, sono utilizzati soprattutto in gemmo terapia.
La realizzazione di un macerato glicerinato avviene in diverse fasi, così come per gli altri tipi di composti. La prima face è quella della macerazione. Le parti della pianta vengono messe a macerare in una miscela di alcol e glicerina e acqua con una proporzione di uno a venti, il che significa che per ogni porzione di droga devono esserci venti parti di solvente. Le proporzioni sono stabilite falla Farmacopea francese in quanto quella italiana non ha dato l’autorizzazione per la creazione di questo tipo di composti. Questa fase dura circa 20-21 giorni e al termine di essa è necessario filtrare il tutto. I macerati glicerati vengono impiegati in omeopatia. Bastano poche gocce di questo prodotto dato che la loro azione è molto concentrata. Comunque sia, la posologia dei rimedi realizzati con questo tipo di composti, sono indicati sui foglietti illustrativi del prodotto. I macerati glicerinati, normalmente, vanno assunti diluendoli in un bicchiere di acqua non frizzante e sembra che il loro effetto sia testato. Uno dei limiti, però, che si possono identificati è l’alta percentuale di alcol presente nel composto che li caratterizzerebbe come delle miscele un po’ aggressive.
I macerati glicerinati sono dei composti utilizzati per il trattamenti di diversi disturbi e patologie grazie alla presenza di principi attivi di grande importanza che vengono estratti in seguito al lungo processo precedentemente illustrato. Generalmente, essi hanno proprietà depurative e disintossicanti, inoltre vengono utilizzati per la protezione dell’organismo ed infatti è molto frequente la loro somministrazione se si è affetti da malattie croniche. Si tratta di composti che innalzano le difese immunitarie e che fanno molto bene all’organismo anche se, come detto precedentemente, vi è una dose abbastanza rilevante di alcol. Per ovviare a questa caratteristica che sta nella composizione del macerato glicerinato, è importante assumere il rimedio nelle dosi e nella modalità prescritte dal medico, senza fare di testa propria. Solo se si rispetta la quantità di prodotto che è necessario assumere e i momenti della giornata in cui ciò deve avvenire, è possibile risolvere il disturbo di cui si è affetti e per cui si sta utilizzando questo tipo di composto.
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