Stramonio

Caratteristiche della pianta

Lo Stramonio è una pianta che fa parte della Famiglia delle Solanacee, la stessa della patata, ma a differenza di questa è altamente tossico, al pari della Belladonna, anch’essa facente parte della stessa Famiglia. Il nome botanico dato da Linneo, Datura stramonium, deriva dal nome persiano tatula e da quello dato dagli arabi, tatorea, che in entrambi i casi alludono alle spine tipiche del frutto. Altra origine del nome Datura sembra essere quella della latinizzazione del nome sanscrito Dathura, Mentre il nome specifico di stramonio sembra sia stato preso in prestito dalla Datura metel, a cui ovviamente somiglia, e che nel 1500 circa era conosciuta come Stramonia.

La pianta dello Stramonio si presenta come una pianta erbacea annua, molto ramificata e con una altezza di circa un metro. Il fusto, verde e vuoto internamente, è eretto e ricoperto di caratteristici peli setosi e glutinosi.

Le foglie hanno una forma ovale – triangolare, con i margini decisamente incisi e con le tre lobature irregolari. La colorazione della pagina superiore risulta essere più scura rispetto a quella inferiore.

Quando sono giovani, le foglie sono pelose lungo le nervature, ma con l’invecchiare divengono glabre.

I fiori sono grandi, solitari, di colore bianco o violaceo, spesso striati. Il calice è tubuloso con cinque lobi, mentre la corolla, sempre tubulosa, presenta cinque lobi acuminati.

Il frutto è una tipica capsula ovoidale, deiscente a quattro valve (sezioni) e ricoperta di spine. La colorazione è verde intenso quando è immatura, mentre a maturazione diventa marrone-giallo.

All’interno sono contenuti numerosi semi reniformi neri e rugosi.

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Coltivazione e origine

L’origine della pianta è piuttosto incerta in quanto molto diffusa in Europa sin dal tempo degli antichi greci. Pare però che il suo luogo di nascita sia l’Asia occidentale, tra l’India e il Mar Caspio.

Essendo una pianta rustica, piuttosto forte e resistente, visto i territori difficili in cui è nata, si è ben presto adattata e diffusa nei campi e terreni più soffici e ricchi dell’Europa.

Si coltiva senza particolari difficoltà. Cresce bene in posizione soleggiata su terreni di quasi tutti i tipi, ma meglio se è calcareo e sabbioso. Il terreno deve essere mantenuto libero dalle erbacce almeno nelle prime fasi e, se si vuole, si può concimare con del letame maturo.

Nonostante sia molto rustica e resistente, se l'estate è particolarmente calda e secca, abbisogna di qualche annaffiatura affinché non secchi.

Si può propagare molto bene per seme, i quali devono essere piantati a 90 centimetri l’uno dall’altro e ricoperti da un sottile strato di terreno soffice.

I semi vengono piantati a maggio in terreno all’aperto oppure in febbraio o marzo in semenzaio in una serra fredda. Quando le piantine sono abbastanza grandi possono essere trasferite in piccoli vasi, che però vogliono molta luce e aria fino a giugno, quando potranno essere piantate in campo aperto. Il trapianto riesce facilmente.

Parti utilizzate

La droga della pianta sono sia le foglie che le sommità fiorite. Possiamo considerare come tale anche i semi, sebbene questi vengono sfruttati molto raramente.

tecniche di raccolta

Essendo una pianta annuale, la raccolta della foglie può avvenire anche con mezzi meccanici che non tendono a preservare la pianta per l’anno successivo. Un secondo momento si provvederà a separare le foglie dalle restanti parti della pianta che non servono.

Per la raccolta dei semi, invece, bisogna procedere con precisione a mano, tagliando una ad una le capsule, prima che queste siano completamente mature, altrimenti si rischia di farle aprire nel maneggiarle, disperdendo il loro contenuto all’esterno.


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Proprietà e uso nella storia

È una pianta conosciuta dagli antichi greci che la usavano come narcotizzante.

Stesso impiego lo facevano sia gli arabi che i cinesi.

La velenosità della Datura era ben conosciuta, ma questo non ha fermato il suo uso. L’azione narcotica e sedativa la rendeva ideale come rimedio contro le convulsioni di qualsiasi tipo e di qualsiasi causa, con risultati ben lontani dall’essere curativi.

Un altro potere sfruttato per lo più dai santoni dell’India, e successivamente anche dagli sciamani sulle Ande e del Centroamerica, è quello allucinogeno. Non ci volle molto che entrasse a far parte dei riti sacri e magici di tribù e religioni mistiche per poter predire il futuro o per entrare in contatto con gli spiriti dei propri antenati.

Purtroppo questo tipo di uso a volte è imitato da ragazzi che ignorano completamente il tipo di pianta e la sua velenosità e si preparato delle tisane per potersi sballare… il risultato però alquanto drammatico poiché possono andare incontro alla morte per avvelenamento molto facilmente.

descrizione dei principi attivi

I principi attivi della Datura sono una serie di potenti alcaloidi atropinici, la cui predominanza spetta alla josciamina e atropina. Anche se in percentuale dimezzata rispetto alla prima, è presente anche la ioscina.

Sono stati trovati anche prismi e sabbia microcristallina di ossalato di calcio, acido malico e atropico.

Nei semi si è estratto anche un olio essenziale non volatile nella percentuale variabile dal 15% al 30%.


Stramonio: Benefici e avvertenze

Antiasmatico

La proprietà anticonvulsiva è sfruttata in maniera mirata e calcolata, come antiasmatico. L’asma viene trattato con le foglie di Stramonio polverizzate, ma generalmente è preferita la somministrazione sotto forma di sigarette. Questa forma permette al fumo della Datura di andare direttamente ai polmoni ed esplicare meglio la propria azione calmante.

Sebbene non sia una pianta medicinale molto usata, il suo fitocomplesso può essere sfruttato per calmare anche le tossi spasmodiche, le epilessie e l’ansietà.

Omeopatia

Al contrario della fitoterapia, l’omeopatia la sfrutta molto di più. In questo tipo di medicina, la tintura madre di Stramonio ricopre il ruolo principale per la cura degli stati febbrili, deliri, convulsioni, nonché spasmi laringei.

Prodotti in commercio

In commercio non sono presenti prodotti erboristici con stramonio poiché vietati.

Possono essere rinvenuti preparati omeopatici, ma questi rientrano nella categoria dei farmaci vendibili in farmacia e sotto prescrizione medica. Oppure alcuni farmacisti particolarmente abili e volenterosi possono preparare nel loro laboratorio delle preparazione magistrali di sigarette, secondo le indicazioni che il medico pone in ricetta. Data la pericolosità nell’utilizzo dello stramonio, non si troverà facilmente, quasi impossibile, sia medici che farmacisti disposti nel prescriverla e preparala.

Controindicazioni

Dando per scontato la velenosità come controindicazione, aggiungiamo che è da evitare da coloro che sono soggetti ad affezioni cardiache.

Avvertenze

Pianta velenosa che solamente farmacisti e medici possono trattare.

L’uso dello stramonio può portare facilmente ad avvelenamento, i cui sintomi sono simili a quelli dati dalla Belladonna: dilatazione delle pupille, offuscamento della vista, capogiri, allucinazioni e delirio.

L’intossicazione può portare alla morte.


  • stramonio Il nome botanico dello stramonio è Datura Stramonium; infatti appartiene al genere Datura, e alla famiglia delle Solanac
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