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La sua origine è Europea, ma non ha limiti di crescita. È diffusa, come diverse specie, in tutto il mondo, dall’Asia all’Australia, dall’America latina al nord America.
È comune nelle zone pietrose e aride, sulle colline calcaree.Sebbene la droga utilizzata proviene quasi esclusivamente da piante raccolte allo stato spontaneo, non è detto che non si possa tentare una coltivazione estensiva di questo genere. Sarebbe opportuno iniziare con una semina primaverile su un substrato terroso a prevalenza di sabbia. Solo quando le piantine sono ben formate, allora si può mettere a dimora un terreno posto al sole. Durante la crescita sono necessari alcuni interventi di potatura per evitare la crescita dissennata e proteggere la pianta dal freddo primaverile con delle coperture del terreno. Un tempo veniva bruciato negli interni per purificare l'aria.Gli antichi romani la utilizzavano per adornare le statue degli dei, in modo particolare ad Apollo, dio del Sole, al quale questi fiori guardano tutto il giorno.Le sue proprietà contro le affezioni bronchiali è nota da tempo, tanto che si facevano dei suffumigi a base di elicriso.La colorazione gialla attirava spesso l’attenzione, cosi è provato, con successo, a fissarla nella stoffa. Infatti sia nelle brattee che nei fiori sono presenti delle sostanze coloranti di giallo. Alcuni pastori, specie in Sardegna dove è molto diffusa nelle campagne, lo utilizzavano per coprire il formaggio e per bruciare le setole del maiale, e al contempo dare un sapore particolare. GINESTRA ROSSA, pianta vera Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,8€ |
La tecnica di raccolta è quella tipica della pianta che hanno come droga i capolini o sommità fiorite. Ovvero si recidono con delle forbici, oppure si passano dei pettini a denti stretti tra le sommità, in modo da staccare la droga senza rovinarla.
Tra i costituenti caratteristici di questo genere troviamo l’elicrisina e l’elicrisene.I componenti dell’Elicriso sono un olio essenziale (lo 0,05%) contenente nerolo, acetato di nerile, α e β pinene. Poi troviamo flavonoidi, che determinano il colore giallo delle brattee dell’involucro, arenolo e omoarenolo, che danno il colore giallo del fiore, fitosteroli; una serie di acidi organici quali l’acido ursolico, l’acido oleanolico e l’acido caffeico.Infine un complesso di sostanze non ancora identificate, che prende il nome di arenaria, la quale ha potere antibiotico.Bechico – mucolitico
Indicato nelle affezione delle vie respiratorie, come i raffreddori, in quanto esplica una azione mucolitica, che fluidifica le abbondanti secrezioni che si producono in queste condizioni, permettendo la loro eliminazione. Di riflesso risulta essere anche anti tossivo, in quanto l’organismo non sente più il bisogno di spingere forzatamente il catarro verso l’esterno con i colpi di tosse.Antinfiammatorio Sotto forma di oleolita o pomata, viene spesso sfruttato per la sua azione antinfiammatoria negli eritemi solari e nelle ustioni. Proprietà che si utilizza anche contro gli eczemi e la psoriasi. In oftalmologia si usa per la preparazione di colliri per numerose forme congiuntivali.Antisettico – battericidaIl complesso non identificato chimicamente, chiamato arenaria, è il responsabile dell’azione antibatterica – setticida dell’elicriso. Una tintura fluida, meglio ancora alcolica, può essere usata come disinfettante. Non a caso estratti della pianta vengono addizionati ai saponi detergenti, non solo per conferirgli un particolare odore.Tonico – colereticoNon del tutto dimostrato, ma fortemente indiziato di veridicità, è l’aspetto tonico e coleretico di questa pianta. Pare sia in grado di stimolare l’appetito in caso di inappetenza leggera, aumentando l’attività gastrica. Ed anche di indurre ad un rilascio maggiore di bile. Tutto questo forse per l’effetto di alcuni lattoni sesquiterpenici amari.Prodotti in commercioIn commercio troviamo le sommità fiorite, per lo più raccolte dallo spontaneo, per la preparazione di tisane e infusi, dove basta solamente un grammo di droga finemente triturata la lasciare in ammollo in acqua calda per dieci minuti. Dopodichè si deve filtrare e zuccherare.ControindicazioniNon usare in caso di occlusione delle vie biliari (calcoli biliari per esempio). In tal caso consultare prima il medico.AvvertenzeNessuna interazione nota con farmaci.
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