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L’origine della pianta è sicuramente afro-arabica; più precisamente della parte orientale dell’Africa, quella che confina con l’Arabia.
La sua coltivazione è diffusa anche per scopi ornamentali, dato che il suo fiore assomiglia a quelli del glicine o della ginestra.Essendo di origine africana, la senna predilige i luoghi esposti al sole, ma riparati dai forti e freddi venti. Nonostante ciò riesce a sopportare bene anche le basse temperature. Il terreno ideale è quello sciolto, composto da torba e sabbia, che dreni bene l’acqua. L’apporto idrico di cui abbisogno è veramente irrisorio, tanto che le sono sufficienti le quantità provenienti dalle piogge. Bisogna intervenire solamente nei periodi di lunga siccità o alte temperatura come in estate.Se si desidera, si può concimare utilizzando un concime granulare complesso, preferendo quello più ricco in fosforo prima della fioritura in modo da aiutare la pianta a produrre fiori più belli. Parti utilizzateLa droga della Senna sono le foglie, più precisamente sono solamente le foglioline in cui è suddivisa, senza la presenza del “rametto” che le mantiene unite.tecniche di raccoltaNelle grandi piantagioni la raccolta avviene con macchinari che tagliano la pianta senza alcuna distinzione, mentre nei piccoli appezzamenti sono gli operai a passare pianta per pianta e staccare le singole foglie con le forbici. In entrambi i casi, vi è una seconda operazione da effettuare in un secondo momento: quella di staccare le singole foglioline ed eliminare tutti i rametti.Il prodotto cosi ottenuto passerà poi in un trituratore che li taglierà alla grandezza impostata per infusi o decotti, oppure in polverizzatore da cui si otterrà la polvere per compresse e capsule. PUNTE DI ANETO 500 gr IN SACCHETTO SPEZIE Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,9€ |
Sono poche le notizie storiche sulla Senna, per lo più di tradizione orale. È indubbio però che il suo impiego è sempre stato quello di tipo lassativo – purgante.
“La sena è ripiena di sali lisciviosi, che purgano benissimo l’umore malinconico, che è contenuto nelle parti basse, perché queste forti di rimedi discendono sempre”, così veniva descritto l’effetto dei decotti di Senna nel secolo scorso. Sempre in quel periodo veniva suggerito un rimedio purgante che veniva chiamato “decotto cattolico”.descrizione dei principi attiviLe Senna ha l’onore di possedere dei principi attivi particolarmente caratteristici, da non solo avergli dato il proprio nome, ma di averne battezzato anche la classe: i sennosidi.Nella Cassia senna se ne riscontrano diversi e sono stati chiamati semplicemente sennoside A, B, C e D. Questi sono dei glucosidi antranoidi molti simili a quelli che si ritrovano in altre piante purganti come l’Aloe, il Rabarbaro e la Cascara.È alta anche la percentuale di glucosidi, in modo particolare del pinitolo. Poi sono stati riscontrate presenze di flavonoidi, mucillagini (le responsabili dei dolori addominali causati dalla Senna) e ossalati di calcio.Purgante
L’effetto principale, nonché unico, ascritto a questa pianta è quello purgante. In dosi molto ridotte si può ottenere anche un effetto lassativo, meno potente, ma molto dipende anche dalla reazione personale che ogni individuo manifesta. La Senna esplica la sua azione a livello dell’intestino crasso, stimolando la peristalsi e così l’avanzamento del contenuto. La peristalsi però è dovuta all’azione irritante che gli antrachinoni della senna esercitano sulla mucosa dell’intestino. Praticamente l’effetto si sviluppa a causa di una vera e propria irritazione sull’intestino che conseguentemente spinge per espellere la sostanza irritante.OmeopatiaAnche in omeopatia si fa uso della Senna, ma per questa medicina alternativa la tintura madre non si usa per ottenere un effetto lassativo, ma quello riequilibrante per problemi digestivi. In modo particolare va a curare le crisi di acetonemia, meglio noto come acetone, che si manifesta nei bambini.Prodotti in commercioSebbene sia una pianta azione energica e drastica, il suo uso erboristico e farmaceutico in caso di stipsi è molto diffuso. I principali preparati erboristici sono infusi, decotti e marmellate. Spesso sono composti da una miscela contenente altre piante lassative come aloe, manna o frangola e altre che ne modificano il sapore, rendendolo più gradevole (fragola, malva e liquirizia).Come specialità mediche, invece, sono più usate invece le compresse, ma ancor di più le capsule, che permettono di nascondere il sapore ed essere deglutite più facilmente. Per chi avesse problemi di deglutizione, invece, sono disponibili gli sciroppi. ControindicazioniÈ controindicata in caso di blocchi intestinali, emorroidi, cistiti, gravidanza, allattamento e infiammazioni del colon. In questi casi sarebbe opportuno prediligere piante purganti con una azione più leggere e meno irritante.AvvertenzeDato il modo di agire irritante della senna è sconsigliato un uso prolungato o l’uso elevato di prodotti a base di senna.Perché la droga mantenga la sua efficacia è necessario che venga conservato al riparo dalla luce e dall’umidità.È una pianta che può ricadere sia come uso farmaceutico che erboristico. La limite tra le due viene determinato sulla quantità di eterosidi idrossiantracenici (sennoside B): oltre il 2,5% è per uso farmaceutico, al di sotto può essere venduto in erboristeria.
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