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L’Aquilegia è una pianta da sempre legata alla magia e per questo nel corso della storia è stata associata alla Luna, all’acqua e al pianeta Venere.
I nativi Americani ne usavano tutte le parti della pianta come infuso per lenire una grande quantità di mali, dal mal di cuore alla febbre e come anti-veleno; la polvere ricavata dai semi era usata come afrodisiaco e come profumo da uomo, o in riti magici per attirare l’amore.In Italia già dal 1400 era usata nei giardini reali, tant’è che compare in molti quadri dell’epoca, uno dei suoi maggiori estimatori fu il Pisanello che ne fece il suo elemento dominante.Anche in Italia esistono delle leggende, come quella di uno stregone che abitava in una caverna presso il lago di Como che gli diede la vita, altre invece sono legate a storie d’amore come quella fra la principessa Teodagne e il principe longobardo Rutibando.In altre tradizioni si narra che lo strofinare le mani sui fiori di Aquilegia dia coraggio e forza d'animo.Nel linguaggio dei fiori l'Aquilegia significa follia. Il genere Aquilegia comprende più di cento specie e si possono ritrovare in tutte le zone temperate, in Europa, Asia e in America settentrionale fino a 2000 m di altitudine.
Tutta la pianta contiene un glucoside che per scissione dà luogo a formazione di acido cianidrico (cianogenetico), sono inoltre presenti lipidi, enzimi e vitamina C, nei semi è presente un olio, una lipasi e dell'emulsina.
BeneficiFino al XIX l’aquilegia è stata utilizzata dagli erboristi e poi dagli omeopati per curare una vasta gamma di malesseri.I nativi americani in passato usavano i fiori dell'Aquilegia vulgaris come condimento assieme ad altre verdure fresche.Al fiore gli fu attribuito un significato simbolico in associazione all’aquila, essendo questo un animale dalla vista eccezionale era utilizzato nella tradizione popolare per migliorare la vista.Gli erboristi la utilizzavano come antisettico, astringente, calmante, detergente e parassiticida. È stata usata anche come diuretico, diaforetico, antiscorbutico.Ora il suo uso è drasticamente ridotto perché contiene nelle parti aeree e in particolare nei semi sostanze tossiche, principalmente glicosidi cardioattivi, l’ingestione di pochi semi può uccidere e questo è dato dal contenuto di Acido cianidrico.Per questa sua tossicità in erboristeria si usa solo la radice e solo in trattamenti per uso esterno.In omeopatia è usata per i disturbi del sistema nervoso come calmante in caso di cefalee o isterie nervose.Cure della pelle: Viene utilizzata sotto controllo medico e per uso esterno nella cura di comuni malattie della pelle.Dismenorrea: E' consigliata contro le crisi dispnoiche della dismenorrea.Contro la scabbia, la tigna e l’ulcera: Viene inserita nei trattamenti contro questo tipo di dermatosi come ingrediente.Controindicazioni: la tossicità di questa pianta è molto alta; è una pianta velenosa poiché il suo contenuto in glicosidi cardioattivi è altissimo, queste sostanze danneggiano principalmente il cuore e provocano crampi, difficoltà respiratorie e aritmie.Avvertenze: l'aquilegia, è una pianta che contiene diverse sostanze tossiche, quindi se ne sconsiglia l'uso salvo sotto diretto controllo medico.
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