Tiglio - Tilia sp

Caratteristiche della pianta

Il tiglio oggigiorno è considerata una pianta da ornamento, da giardino e parchi, più che da viali cittadini, date le imponenti dimensioni che può raggiungere.

Sono numerosi gli individui secolari sparsi per l’Europa, che abbisognano di sostegni sotto i rami affinché questi non si spezzino sotto il loro stesso peso.

Esistono diverse specie di tiglio, ma quella che si usa in erboristeria è il Tilia platyphylla Scop., conosciuta anche come Tilia grandiflora Ehrh.

Il nome comune più noto è tiglio nostrano, ma esistono tanti altri appellativi come d’Olanda, d’estate, femmina. Per non dire dei tanti nomi dialettali: zampogne, tea, tia, tejon, tilli, tigghie, umbro.

In inglese viene chiamato (common) lime, in francese tilleul a grandes, in tedesco sommer linde, mentre in spagnolo è il tilo comun.

Qualunque sia la specie, il tiglio è sempre un albero imponente che può raggiungere facilmente i 30 metri di altezza, con una chioma che può raggiungere un’uguale ampiezza.

La radice è robusta e legnosa di tipo fittonante, ma sono presenti anche numerose e lunghe radici laterali che si sviluppano in superficie (possono causare danno a muri o tubature).

Il tronco dritto è possente presenta una corteccia che tende ad ispessirsi e riempirsi di screpolature (aspetto rugoso come quella della quercia) con il trascorrere degli anni.

Le foglie sono decidue, alterne, picciolate, con forma ovato-cordata e acuminata all'apice, cuoriformi; il loro margine è finemente seghettato.

I fiori sono di colore giallo pallido o bianchi, raccolti in gruppi di 5-10 in corimbi ascellari, il cui peduncolo è parzialmente saldato ad un’ampia brattea. Formati da 5 petali sub spatolati, che sono più lunghi del calice.

Il frutto è una cassula globosa o ovale, che presenta una lieve peluria.

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Coltivazione e origine

Il tiglio nasce in Europa, nella zona caucasica, anche se ormai si trova in moltissimi parchi e giardini di tutto il continente. È però piuttosto raro allo stato selvatico, di cui si ritrovano quasi esclusivamente due specie Tilia cordata e Tilia platyphyllos.

La probabilità di trovarli è maggiore se si cerca nei boschi freschi e umidi finoai 1.200 m di altitudine; spesso cresce nello stesso habitat di olmi, ontani e frassini maggiore.

È un albero piuttosto imponente, quindi è necessario prevedere la sua crescita e collocarlo in ambiente adatto, con un'esposizione in pieno sole o al limite mezz'ombra. Il terreno, preferibilmente calcareo, deve essere leggero e ben concimato. Ama che questi sia piuttosto umido, ma non eccessivamente, percui bisogna innaffiarlo in modo regolare e abbondante durante l’estate. In inverso le piogge sono sufficiente, ma in caso che queste latitino, allora provvedere con 2 irrigazioni alla settimana.

Se si vuole, si possono effettuare delle concimazioni con fertilizzante organico o con sostanze minerali solubili da diluire in acqua.

La propagazione migliore è quella con la talea legnosa, ma il tiglio è una specie che si presta anche ad essere propagata con le ben più impegnativa margotta.

Alla base del fusto si formano i polloni, che bisogna eliminare o utilizzare per nuove piante, a seconda delle necessità.

Parti utilizzate

Dell’albero del tiglio si utilizzano i fiori, singoli come me infiorescenza completa, benché nel passato si sia fatto uso anche della corteccia e della linfa.

tecniche di raccolta

Poiché si tratta di grandi alberi da cui bisogna raccogliere i fiori, questa operazione deve essere eseguita esclusivamente a mano, e con l’ausilio di scale, anche particolarmente alte, per arrivare nei punti più difficili.

Una volta raccolte, le infiorescenze o si lavorano fresche o, come avviene per la maggior parte delle volte, si essiccano in appositi forni prima di passare al confezionamento.


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Proprietà e uso nella storia

Il nome tiglio deriva dal greco filyra, Filiria, madre del centauro Chirone, abile nell’arte della medicazione tramite le erbe.

Plinio e Galeno, in età imperiale romana, adoperavano il tiglio, e più esattamente sia le foglie che la linfa che la corteccia con la linfa, rispettivamente per trattare gli ascessi e la lebbra.

Il Mattioli consigliava il tiglio per velocizzare la cura delle ferite, mentre la linfa giovava ai capelli.

Nel 1700, i fiori furono consigliati come primaria cura contro l’epilessia e come analgesico.

descrizione dei principi attivi

Gran parte della percentuale dei composti che si annoverano, è formata dalle mucillagini, che sono di complicata composizione, tra cui diversi zuccheri come l’arabinogalattani.

Si trovano anche molti tannini, che però non donano alcun potere astringente, acido caffeico, acido cumarico e clorogenico.

Presenti anche diversi flavonoidi glicosidati della quercetina come la rutina, l’iperoside, la quercetrina, e del kampferolo come l’ astragalina e il tiliroside.

Si è ottenuto anche dell’olio essenziale, ma con una percentuale veramente bassa, lo 0,02%. In quest’olio sono stati isolati alcani e monoterpeni, eugenolo, farnesolo e altre molecole minori.


Tiglio: Benefici e avvertenze

Antitussivo – emolliente

L’infuso di fiori di tiglio ha un eccezionale capacità di placcare la tosse dovuta alla presenza di catarri nelle vie respiratorie. Questa capacità è dovuta alle mucillagini presenti e al contempo stesso creano una patina di protezione per le mucose che in questa maniera evitano di irritarsi.

Sedativo – rilassante

Il blando effetto sedativo che deriva dall’assunzione di preparati con tiglio sono talmente leggeri che più che di sedazione, si può parlare di rilassamento. Una tisana di tiglio è un toccasana per rilassarsi dopo una giornata piena di stress, senza avere la spinta ad addormentarsi come può invece manifestarsi con la camomilla.

Diaforetico

Il potere diaforetico, cioè quello di favorire la sudorazione è piuttosto controverso. Alcuni studiosi asseriscono che effettivamente ci sia un aumento della sudorazione per effetto dei principi attivi contenuti nei fiori, tanto che è uno dei principali rimedi naturali consigliati per far abbassare la febbre (il sudore prodotto viene trasformato in vapore dal calore del corpo permettendogli di raffreddarsi). Altri invece sostengono che il tutto è dovuto le grandi quantità di liquidi caldi che si introducono.

Carbone vegetale

Il legno del tiglio è uno dei migliori per la produzione di carbone vegetale che serve per l’assorbimento dei gas intestinali.

Prodotti in commercio

È una droga diffusissima che da luogo a preparati specifici e non. In modo particolare rientra tra i prodotti antitosse, lenitivi del cavo orofaringeo e sedativi.

Raramente si trova come pianta singola. La maggior parte delle volte è consociata ad altre di ugual potere.

Controindicazioni

Non sono note interazioni con farmaci di sintesi, né effetti secondari sgraditi.

Avvertenze

Molto spesso le preparazioni con tiglio presentano delle sofisticazioni con altre specie di tiglio, soprattutto T. tormentosa, che non hanno proprietà. È possibile riconoscerne la presenza poiché le tisane di tiglio sofisticato hanno odore e sapore sgradevole, elementi assenti in quelle con la sola Tilia cordata.


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