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È una pianta originaria dell’Europa, dove si trova fino alla Gran Bretagna. Presente anche nell’Asia occidentale e Africa mediterranea.
È una tipica pianta da sottobosco mediterraneo, che predilige i luoghi ombrosi e umidi, anche se sopporta bene l’aridità, purché non associata all’esposizione diretta ai raggi solari.Il tipo di terreno non è molto importante, il pungitopo si adatta bene a qualsiasi substrato.La propagazione può avvenire sia per seme che per divisione in cespi. Utilizzando il seme si avrà qualche difficoltà di successo e si deve interrare il seme con tutta la bacca quando arriva la primavera. Con la divisione in cespi, invece, l’attecchimento delle nuove piante è quasi una sicurezza, e va effettuato in inverso quando c’è il riposo vegetativo. Per aver più probabilità di attecchimento è meglio piantare in vaso e solamente quando si sono sviluppate le radici, travasare nel luogo prescelto per la sua crescita.Parti utilizzateLa droga del pungitopo sono le radici.tecniche di raccoltaLa raccolta avviene con l’estirpazione di tutta la pianta mediante l’ausilio di vanghe e zappette, facendo attenzione a non intaccare la radice principale. La raccolta deve avvenire in autunno, massimo primo periodo d’inverno. TARASSACO Vegavero® | 1400 mg | Depurativo e Diuretico Naturale | 120 capsule | Dente di Leone | Vegan Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,9€ |
Utilizzato sin dal tempo degli antichi Romani per proteggere le proprie cibarie dai topi, oltre che adornare le feste saturnie come buon auspicio.
Inoltre veniva prescritto da Plinio il Vecchio come rimedio diuretico, emmenagogo, antittero, ma a tale scopo usavano anche le foglie e le bacche.Nel 1500, assieme al finocchio, sedano, prezzemolo e asparago rientrava a far parte di un particolare rimedio chiamato “siropus de quinque radicibus”, ancor oggi ritrovabile nella farmacopea ufficiale francese.Nel 1800, il Campana aveva già individuato nelle radici le proprietà principali.descrizione dei principi attiviIl fitocomplesso della radice è composto da olio essenziale, resina, sali di potassio e calcio, ma i veri responsabili dell’azione del pungitopo sono dei saponosidi, tra cui la ruscogenina, e dei flavonoidi, come il rutoside, ramnoglucoside del quercetolo.Vasocostrittore
Il principale beneficio che si tra dall’uso del rusco è quello vasocostrittore ad azione specifica sulle vene. Questo fa si che risulti molto efficace contro le varici e le emorroidi, ma anche nelle flebiti e nell’insufficienza venosa.Diuretico –antiedemaL’azione diuretica ascrittagli risulta utile nel trattamento degli edemi e delle idropsie. Particolare attenzione bisogna prestare al tipo di edema: se dovuto ad insufficienza cardiaca o renale consultare il medico e non cimentarsi nella cura fai da te. Mentre è utilizzabile nei casi localizza, come quelli da trauma a causa di una botta particolarmente forte (pestaggio di un dito in una portiera o un bernoccolo o puntura di insetto). CosmeticaEstratti di radice di rusco vengono spesso aggiunti a creme per il viso, sfruttando la capacita vasoprotettrice della pianta. In modo particolare si trova inserito nelle creme per pelli sensibili, in quelle contro la couperose e le creme anticellulite. Prodotti in commercioIn commercio si possono reperire una gran varietà di prodotti contenenti il pungitopo. Per lo più sono prodotti destinati alla cura della pelle e della circolazione, percui si trovano creme e forme solide da deglutire come compresse o capsule.In alcuni casi è possibile imbattersi nelle povere di radice, che si aggiunge al un liquido, vino o acqua, che si può bere cosi, oppure far macerare oppure preparare il decotto, anche se in questo caso sono preferibili pezzi grossolani di radice e non la sua polvere.ControindicazioniSebbene molto allettanti, le bacche di rusco contengono saponine che provocano disturbi gastrointestinali anche seri.AvvertenzeIl rusco è una pianta protetta in molte regioni italiane, quindi è necessario informarsi prima di raccogliere lo spontaneo.
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