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Originaria del Brasile, nelle zone a nord-nord est, questa pianta, seppur con molto mercato data la sua azione afrodisiaca, rimane coltivata limitatamente a questa nazione. E solamente in questi ultimi anni ci sono dei tentativi di produzione a livello organizzato, mentre prima tutta la provenienza della droga era limitata allo spontaneo.
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Il suo impiego nella storia parte sicuramente ha radici molto antiche da parte degli indigeni, ma non avendo questi una cultura scritta, non sappiamo nulla se non teorizzare delle ipotesi.
La pianta ha avuto qualche successo europeo nei primi hanno della scoperta del Brasile, perché gli esploratori riportarono le situazioni in cui veniva assunta e gli effetti che dava; ma dopo alcuni anni scomparve dal panorama europeo. Solamente negli anni tra 1920 e 1930, la muira puama è tornata in auge nel vecchio continente, arrivando oggi a riscoprire una terza giovinezza.In Inghilterra è anche stata inserita nella “British Herbal Pharmacopoeia”, cioè la farmacopea erboristica britannica. descrizione dei principi attiviL’interesse farmacologico verso questa pianta è molto alto. Sebbene ci siano stati molti studi per l’identificazione dei principi attivi, si pensa che non siano ancora stati scoperti tutti. Sicuramente non si è riusciti a capire con chiarezza quale sia il principale responsabile.L’alcaloide battezzato muirapuamina è quello accreditato come principale imputato perché ha una struttura chimica quasi identica alla yohimbina, ad azione vasodilatatrice specifica. Ma sembra che da solo non compia efficacemente il suo compito, ma che l’azione totale sia coadiuvata anche dalle sostanze resinose contenute della corteccia.Oltre alla muirapuamina e alle resine, sono state identificati diversi tannini e fitosteroli, lupeolo, acido behenico e Bsitosterolo. Tracce di olio essenziale, diversi acidi grassi, nonché sostanze amare.Afrodisiaca – eccitante
Il “collaudo” europeo della muira puama, dopo aver visto il suo utilizzo nelle cerimonie pre-accoppiamento degli indios amazzonici, hanno dimostrato pur senza studi scientifici, la sua effettiva influenza in campo sessuale.Induce un aumento dell’afflusso sanguigno nella zona pelvica determinando l’erezione maschile e un inturgidimento dei genitali femminili. Oltre a ciò, l’aumento della vascolarizzazione in queste zone, si traduce anche in una maggiore sensibilità.Date le sue proprietà viene indicata nei trattamenti di impotenza e frigidità.Tonificante mentale – euforizzanteL’aumento della circolazione sanguigna è determinata dall’azione espressa sui centri nervosi che vengono stimolati. Questo si riflette anche in aumento del tono dell’umore, quando il soggetto è “giù moralmente”, “un po’ depresso”, ma senza parlare della malattia depressione. Quei stati d’animo negativi che ogni tanto ci pervadono, soprattutto quanto ciò che vogliamo non va come desideriamo.AntiossidanteRecenti studi hanno scoperto che la muira puama è un’ottima fonte di antiossidanti a livello cerebrale. Riesce a catturare i radicali liberi a livello del cervello riuscendo a ridurre i danni che vengono definiti da stress ossidativo. Prodotti in commercioMolti e vari sono i prodotti che contengono la muira puama. Si va dalle facili compresse, o ancor più pratiche capsule, che contengono polvere e/o estratto secco, alla semplice corteccia triturata di Ptychopetalum olacoides da usata per gli infusi. Contro questa forma però c’è l’estrema amarezza che dovrà essere eliminata con parecchio zucchero o miele o introduzione di altre erbe che riportino il gusto a livelli più accettabili.Perché si abbiano risultati bisogna assumerla per circa 3 settimane, tenendo conto che una dose giornaliera si aggira sul grammo di corteccia.Esistono anche estratti alcoli che sembrano avere più efficacia. Per questo in alcuni paesi anziché utilizzare l’acqua, usano l’acool, brandy, cognac o whiskey, con i quali producono dei macerati alcolici afrodisiaci.Bisogna però tenere conto che in questa maniera, gli alcolici utilizzati potranno aiutare a liberarsi di freni inibitori, sembrando utili, ma vanno a contrastare l’effetto fisico che si ricerca dalla pianta.ControindicazioniNon sono state scoperte controindicazioni o interazioni con farmaci.AvvertenzeEssendo ancora non bene accertate le modalità di azione, si sconsiglia l’uso a chi è sottoposto a terapie farmacologiche se prima non ha consultato il proprio medico di fiducia.Prodotti in commercio
Molti e vari sono i prodotti che contengono la muira puama. Si va dalle facili compresse, o ancor più pratiche capsule, che contengono polvere e/o estratto secco, alla semplice corteccia triturata di Ptychopetalum olacoides da usata per gli infusi. Contro questa forma però c’è l’estrema amarezza che dovrà essere eliminata con parecchio zucchero o miele o introduzione di altre erbe che riportino il gusto a livelli più accettabili.Perché si abbiano risultati bisogna assumerla per circa 3 settimane, tenendo conto che una dose giornaliera si aggira sul grammo di corteccia.Esistono anche estratti alcoli che sembrano avere più efficacia. Per questo in alcuni paesi anziché utilizzare l’acqua, usano l’acool, brandy, cognac o whiskey, con i quali producono dei macerati alcolici afrodisiaci.Bisogna però tenere conto che in questa maniera, gli alcolici utilizzati potranno aiutare a liberarsi di freni inibitori, sembrando utili, ma vanno a contrastare l’effetto fisico che si ricerca dalla pianta.ControindicazioniNon sono state scoperte controindicazioni o interazioni con farmaci.AvvertenzeEssendo ancora non bene accertate le modalità di azione, si sconsiglia l’uso a chi è sottoposto a terapie farmacologiche se prima non ha consultato il proprio medico di fiducia.
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