Galega

Caratteristiche della pianta

La galega è la pianta più conosciute dalle mamme che allattano, infatti è una delle piante di primo piano per far aumentare la produzione di latte nelle puerpere. Questa sua attività era conosciuta fin dall’antichità tanto che è insito nell’etimologia del suo nome: gala (latte), agein (produrre).

In associazione con finocchio, cumino, anice e fieno greco forma la tisana più venduta proprio per aumentare la produzione di latte. Oggi però questa sua proprietà non sembra avere basi scientifiche. Anzi si tende a sconsigliarne l’uso a causa di possibili effetti tossici.

Oltre che come galega, è conosciuta anche come capraggine o erba capraia. Altri nomi attribuitigli sono avanese, saracena, castracane, galia, baravocce, pianta di burin, gamberlana, lavanese, senabesena mal, invalca, chiappamosche, dente di cavallo, aruta capraria.

Galega e erba capraria sono anche i due nomi con cui viene chiamata al di fuori dell’Italia, ovviamente tradotti nelle rispettive lingue. Così goat’s rue è il nome inglese, galega o rue de chevre in francese, galega o ruda caprera in spagnolo, infine geißrautenkraut in tedesco.

È una pianta erbacea annuale o perenne della famiglia delle Papillonacee, nota anche come Leguminose. Si trova sia allo stato spontaneo che coltivata come erba da foraggio o erboristica.

Può raggiungere l’altezza ragguardevole per una erbacea di un metro e mezzo.

Ha la radice fusiforme , non molto grossa, ma particolarmente lunga e ricca di radichette laterali.

Il fusto è eretto, cilindrico e striato per la lunghezza, dal quale hanno origine numerosi rami.

Le foglie sono imparipennate composta da 11 a 17 foglioline lanceolate con margine intero e apice particolarmente acuto.

I fiori sono blu o celesti e solamente in rare occasione si presentano bianchi. Sono raccolti in grappoli lunghi aventi origine dall’ascella delle foglie. Sono attaccati all’infiorescenza tramite un corto peduncolo; il calice è di forma campanulata con cinque denti triangolari allungati; la corolla invece è molto simile a quella del fagiolo con una carena, due ali e un vessillo inferiore.

Il frutto è un legume lineare, tendente al cilindrico, con delle strie oblique. A maturità prende una colorazione bruno rossastra.

I semi contenuti in un singolo frutto vanno dai 3 ai 5. Di forma oblunga e di colore marrone chiaro.

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Coltivazione e origine

Originaria dell’Europa del sud e dell’Asia mediterranea, è comune nelle zone caratterizzate da un clima umido e un terreno ricco di erba.

Pianta resistente e adattabile, preferisce i luoghi caldi mediterranei ma la si può coltivare senza particolari sistemi anche nel nord. L’unica accortezza è quella di evitare o preservarla, se possibile, dalle gelate.

Un terreno sciolto e con una esposizione a mezz’ombra darà i risultati migliori. Essendo una leguminosa non vuole particolare concimazione; letame maturo o concime fosfo-potassico sono comunque le più indicate.

La propagazione avviene per lo più attraverso semina diretta in marzo-aprile, con la possibilità di raccolta nell’anno stesso, oppure anche in semenzaio. In questo caso sono pronte per essere trapiantate nel campo una volta che le piantine raggiungono l’altezza di una quarantina di centimetri.

Parti utilizzate

La droga della pianta sono le parti aeree, ma vengono utilizzate anche le sommità fiorite e solamente le infiorescenze.

tecniche di raccolta

La raccolta della galega può avvenire con tranquillamente con mezzi meccanici, che tagliano ad una determinata altezza la pianta, senza preoccuparsi di rovinarla in quanto è talmente energica da riprendersi subito e da poter dar luogo ad un secondo taglio. Alla fine della seconda, e volte terza, raccolta, nella maggior parte delle coltivazioni si preferisce rinnovare la coltura con una nuova semina. In pratica la coltivazione avviene su base annuale.

Una volta effettuato lo sfalcio, il prodotto raccolto dovrà essere selezionato per eliminare eventuali corpi estranei raccolti dai macchinari, come altre parti della pianta.

Infine, prima del confezionamento o di eventuali lavorazioni, la droga viene messa ad essiccare o in forni a temperatura controllata, ma meglio ancora in capannoni caldi, ma arieggiati, e mai sotto il diretto contatto dei raggi solari.


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Proprietà e uso nella storia

Dioscoride ci fa sapere che ai suoi tempi, appena fu scoperta, gli venne attribuita la capacità di curare e prevenire la peste. Inoltre il suo impiastro era una delle tante cure contro i morsi di animali velenosi, in primis i serpenti. Un’ultima proprietà attribuitagli fu quella di riuscire a placare le epilessie nei bambini.

Nel 1500 venne impiegata come vermifuga, tra l’altro con evidenti scarsi risultati, se non quando fosse stata associata ad altre piante con effettivo potere vermifugo.

descrizione dei principi attivi

Il fitocomplesso estraibile dalla galega comprende gli alcaloidi galegina, a funzione ipoglicemizzante, e peganina.

Si trovano anche flavonoidi come la luteolina (per lo più legata ad uno zucchero sotto forma di galuteolina) e la galuteolina; tannini, saponine, acido ascorbico, e molti minerali tra cui cromo, rame, zinco e ferro.


Benefici

Galattogena

L’attività galattogena di questa pianta, una volta molto forte, ora è messa fortemente in discussione. Sembra infatti che scientificamente non vi siano prove che effettivamente produca un aumento della produzione lattea nel seno materno. Nonostante questo la medicina popolare e i produttori di prodotti per le neo mamme, continuano ad inserire la galega in questa categoria.

Aumento circolazione mammaria

Se l’aumento della produzione del latte è messo in discussione, le stesse ricerche che hanno condotto a questo dubbio, hanno messo in luce un aumento delle circolazione sanguigna proprio nelle ghiandole mammarie. Occasione presa al volo da un’altra industria, quella cosmetica, la quale la sfrutta per la creazione di creme e lozione per il rassodamento, la tonificazione, e pure l’aumento in di volume, del seno.

Ipoglicemizzante

Un effetto che invece è certo, è quello della riduzione del livello di zucchero nel sangue, quinidi ipoglicemizzante. Questa proprietà è data dalla galegina, che però anche causa della possibile tossicità della pianta.


Galega: Prodotti ed avvertenze

Prodotti in commercio

Pianta fresca e secca trovano largo impiego nelle miscela di erbe destinata all’aumento della produzione di latte. In proporzione minore si trova anche in quelle ipoglicemizzanti, che però sembrano snobbarla nonostante gli studi sembrino dimostrare la sua maggior efficacia in questo campo piuttosto che in quello galattoforo.

Esitono anche gli estratti secchi e liquidi, per lo più acquosi in quanto destinati alle mamme e neonati percui tendenzialmente si evita l’uso dell’alcool.

Controindicazioni

Non assumere galega se si fa uso di farmaci ipoglicemizzanti in generale, in quando potrebbero essere moltiplicati gli effetti di tali sostanze.

Non usare con antipirina, belladonna e canfora.

Avvertenze

Il principio attivo della galega, la galegina, tende ad inibire l’attività dei mitocondri cellulari e quindi essere potenzialmente tossica, anche se questo è stato osservato su alcuni animali,.

D’altra parte non si hanno nemmeno prove farmacologiche sufficienti a dimostrare l’efficacia delle proprietà che le si ascrivono.



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