Fucus

Caratteristiche della pianta

Il fucus non è una pianta nel senso comune della parola, ma più esattamente è un genere di alghe, a cui appartengono il Fucus vesciculosus L., il Fucus crispus L. e il Fucus digitatus L, solo per citarne alcune.

Sebbene tutte quante abbiano grosso modo le stesse attività e componenti chimici, qui parleremo del Fucus vesciculosus ( o vesiculosus ) poiché è quello maggiormente utilizzato e diffuso in erboristeria.

Come detto è una alga diplonte che i cui talli sono formati da fronte membranose, coriacee, ramificate dicotomicamente e attraversate da una costola centrale. La lunga fronda, che può arrivare ai due metri, è cosparsa di aerocisti, ovvero delle vescicole ellittiche rigonfie di aria che servono per il galleggiamento della corpo dell’alga.

In prossimità dell’apice, le fronde si biforcano e spesso al termine di tali biforcazioni si trovano dei ricettacoli, dei tubercoli contenenti le spore.

Il tallo si ancora al substrato marino mediante un disco basale a ventosa, che serve per fissarsi alle rocce.

Il suo odore è sgradevole, il sapore è nauseabondo e il colore brunastro, dato dalla abbondante presenza della fucoxantina, che copre il verde della clorofilla, fa si che quest’alga venga anche chiamata “alga bruna”.

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Coltivazione e origine

È un’alga che abbonda lungo le rive dei mari freddi come quelle dell’Atlantico, del Mar del Nord e del Mar Baltico.

Viene anche coltivata grazie alla facilità con cui avviene la propagazione. Infatti basta un pezzetto di tallo per dar origine ad una nuova alga. La sua coltura avviene in acqua poco profonde, dove sia possibile poi raccoglierla stando in sulla barca, tramite particolari attrezzature.

Il terreno deve avere una certa solidità all’erosione, in modo tale che il disco basale al ventosa possa aderivi in maniera ottimale e resistere cosi alle correnti marine senza essere trascinata via.

Si raccoglie a giugno, quando non è ancora troppo matura altrimenti imputridisce subito. Una volta raccolta deve subito essere essiccata al sole; bisogna girarla sovente per evitare che imputridisca (oltre che emanare un odore nauseabondo).

Si può anche essiccare mediante forni specifici, in quanto mantiene tutte le sue proprietà.

Dopo l’essiccazione viene ridotta in polvere, di colore bruno rossastro.

Parti utilizzate

Tutta l’alga del fucus è la droga che viene utilizzata in erboristeria.

Tecniche di raccolta

Un tempo si sfruttava la marea. Si usciva in barca presso le rocce dove cresceva il fucus e si aspettava la bassa marea. Una volta che le barche si arenavano, i marinai scendevano sulle rocce ormai fuori dell’acqua e prelevavano quanto più possibile. Al ritorno dell’alta marea, le barche si disincagliavano e tornavano a casa con la stiva piena.

Oggi si raccoglie dalla barca, utilizzando delle particolari attrezzature, che consentono la sua raccolta anche senza aspettare la bassa marea (e senza dover far arenare le barche).


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Proprietà e uso nella storia

Strano ma vero, l’utilizzo delle alghe avviene da sempre. Anche Plinio lodava questo fucus per la sua validità contro la gotta.

Sul finire del XVII secolo, la Francia fu la prima a dotarsi di leggi sulla coltivazione delle alghe. Mentre era possibile a chiunque raccogliere quelle ritrovate spiaggiate lungo le rive, la coltivazione e la raccolta di queste furono regolamentate. In questo periodo però non si parla specificatamente di fucus, ma di goémon, cioè una mescolanza di alghe anche di diverso genere (ad esempio è inclusa la Laminaria e l’Ascophyllum, oltre ovviamente al Fucus).

Nel 1800, la cenere di fucus veniva somministrata per la cura dei tumori scrofolosi (rigonfiamenti da infezioni tubercolari causata del Micobatterium scrofulaceum, le cui tumefazione danno al volto un aspetto che ricorda il muso del maiale).

descrizione dei componenti

Tra i principali componenti troviamo delle mucillagini come l’algina, molto abbondante, che viene estratta dall’industria alimentare per la fabbricazione di alginato di sodio, un gelificante addensante; e la fucoidina.

Sono presenti diversi microelementi come bromo, potassio, fosforo e moltissimo iodio sia inorganico che in composti iodurati.

Il sapore acre è dato da un principio amaro, il cui sapore non è mascherato dallo zucchero mannite.

Infine sono stati identificati l’acido alginico, vitamina A e carotene, vitamina B1 e B12 e tracce di olio volatile.

Di ultima scoperta la presenza di polifenoli ad azione antibiotica.


Fucus: Benefici e avvertenze

Ipotiroidismo

Un tempo era ampiamente usata per curare la carenza di iodio, che causava ipotiroidismo. Oggi invece, può essere sfruttata per dare un contributo a questa causa, ma non come cura poiché è stato riscontrato che lo iodio è sì ad alti livelli, ma la sua concentrazione è molto variabile e vi sono diversi livelli di assorbimento dello iodio libero e quello legato. In parole povere non si può controllare il dosaggio di iodio nel paziente.

Dimagrante

Su questa proprietà si discute molto. Sicuramente è da evitare come dimagrante che aumenta il metabolismo (in conseguenza dell’aumento dell’attività tiroidea per il maggior apporto di iodio) in quanto sono più gli effetti nocivi che quelli positivi.

Prodotti in commercio

Molto diffusa nel panorama erboristico italiano, il fucus rientra in svariati preparati dimagranti o lassativi.

Si trova sotto forma di capsule ad estratto titolato oppure in polvere.

Controindicazioni

È controindicata nei soggetti che soffrono di ipertiroidismo a causa della presenza di alte concentrazioni di iodio.

Avvertenze

Alti dosaggi possono far insorgere tremori, palpitazioni, irritabilità e insonnia.

Un uso continuo ad alti dosaggi può dar luogo al manifestazioni di ipertiroidismo.

Se invece si considera come riempitivo, allora può essere sensato. Infatti l’alta percentuale di mucillagini e di alginato in modo particolare, unita al fatto che i frammenti disseccati si gonfiano a contato con l’acqua, donano una sensazione di sazietà che induce a ridurre le quantità di cibo.

Lassativo

Effetto secondario se consideriamo il fucus come dimagrante, oppure vera e propria proprietà è quella lassativa sempre per la presenza delle mucillagini. L’industria non si è lasciata scappare l’occasione che è stata sfruttata nella creazione delle “fave di fuca”



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