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Diffusa in tutte le zone umide del globo, con l’eccezione di Nuova Zelanda e dell’Australia.
Elegge a dimora luoghi con terreni argillosi, come i prati umidi e i fossati, ma soprattutto zone ricche di acqua come i terreni lungo i corsi d’acqua o le caverne. Se vedete l’equisito ma non l’acqua, state certi che sottoterra c’è una falda acquifera. Pur mando l’umido, non gradisce i ristagni idrici.L’equiseto può essere propagata per divisione dei cespi radicali o separando gli stoloni. Queste propagazioni vegetative non seguono il ciclo vitale della pianta come quando si parte dalle spore, ma sicuramente sono le più facili per la sua moltiplicazione rispetto alla germinazione della spora.Parti utilizzate La droga della pianta sono i rami sterili portati nella tarda estate, quando vengono raccolti ed essiccati al sole oppure in forno e quindi conservati in un luogo secco ed asciutto.Tecniche di raccoltaLa raccolta avviene con il taglio per mezzo di cesoie dei rami sterili, presenti in estate.Impiego nella storia
Conosciuto nell’antichità per le sue proprietà diuretiche, ma soprattutto per la capacità di fermare le emorragie come le quelle dal naso o causate da emorroidi.Nel ‘700 si utilizzava la polvere di equiseto bevuta in acqua o vino contro le emorragie, mentre il succo fresco era posto sulle ferite per fermare il sangue e rimarginare l’epidermide.Principi attivi (descrizione dei componenti)È una pianta molto ricca di sali minerali, in modo particolare di silice. Troviamo anche acidi organici come il malico, ossalico, salicilico e acotinico. Presenti anche una sostanza amara, sali minerali (molto alta la presenza di potassio), composti flavonici (isoquercitina), fitosteroli, alcaloidi come la nicotina e la palustrina e vitamina C.Incerta la presenza di saponine.Diuretica
L’equiseto è una delle piante migliori ad azione diuretica perché elimina l’acqua senza modificare l’equilibrio elettrolitico (diuresi d’acqua). Indicata nelle difficoltà di minzione, nelle ritenzioni idriche o nelle infiammazioni ed infezioni delle vie urinarie. Non è controindicata nemmeno in presenza di calcoli renali o renella. La diuresi è stimolata dalla grande quantità di silicati, coadiuvati dai flavonoidi.Mineralizzanti La grande quantità di sali minerali presenti, fa si che sia un eccellente integratore. La presenza maggiore è quella del potassio, che permette all’equiseto di essere usata anche durante sforzi muscolari intensi, per evitare i crampi. Da tener conto però che l’azione diuretica quasi sicuramente ci farà sospendere la attività per andare in bagno…. Cicatrizzante Per uso topico, con la preparazione di decotti, l’equiseto è un ottimo cicatrizzante ed emostatico per ferite e piaghe purulente. Causa di questa azione, è sempre la grande quantità di sali minerali che si riscontrano nel cauli sterili.CosmeticaIn ambito dermatologico viene impiegata per la creazione di creme per la pulizia profonda della pelle grassa e del viso con l’eliminazione di punti neri e acne (peeling), sfruttando l’effetto abrasivo della pianta.aAgrariaL'elevato contenuto di silice e sali solforici fa si che sia utile anche come per la difesa biologica delle piante colpite da attacchi fungini. Infatti il suo macerato o decotto, opportunamente diluito, rinforza la cuticola fogliare.Prodotti in commercio
È una droga molto diffusa a livello erboristico in Italia.Vengono preparati tutte le principali forme per via orale: capsule, polveri, opercoli, e immancabile il trito per le tisane o l’infuso. Essendo queste due le più utilizzata è comune trovare le bustine con le miscele già pronte all’uso.È possibile acquistare anche la tintura per uso interno ed un succo disinfettante cicatrizzante per le applicazioni esterne.ControindicazioniEvitare l’uso (cosi come qualsiasi diuresi forzata) in presenza di edemi da insufficienza renale o cardiaca.AvvertenzeDurante l’utilizzo prolungato, comunque sconsigliato, assicurare un adeguato apporto di acqua in sostituzione di quella eliminata, per non andare incontro ad un principio disidratazione.Da evitare in via precauzionale la sostituzione d’uso con la specie simile equisetum palustre, che risulta essere altamente tossica per gli erbivori, anche se non è stato chiarito se lo è per l’uomo.
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