Enotera - Oenothera biennis

Caratteristiche della pianta

In quest’articolo verrà esposta una pianta che potremo definire come la miglior amica della donna. Si tratta dell’Enotera, detta anche rapunzia o enagra, la quale ha una straordinaria capacità di intervento sui problemi prettamente femminile, quelli che si presentano una volta al mese…

Niente di miracoloso, come sempre, ma decisamente un aiuto vigoroso nella sopportazione dei tanti fastidiosi disagi che le mestruazioni portano all’organismo.

L’Enotera fa parte della Famiglia delle Onagracee, più precisamente del Genere Oenothera, che annovera solamente due specie: una è l’enotera propriamente detta, la Oenothera biennis L.

È conosciuta con diversi nomi, i più famosi dei quali sono rapunzia ed enagra, ma ve ne sono anche altri non altrettanto famosi, ma comunque adoperati: blattaria virginiana, rapunzico, erba vitella, maravegie, zale, d’egett, pestifuga.

Evening primrose è il nome inglese, da non confondere con il solo primrose, che si riferisce alla primula. Onagra comune è il nome datogli in francese (onagre commune) e in spagnolo (onagra comun). In tedesco è chiamata gemeine nachtkerze

È una pianta erbacea, che come dice il suo nome, dura solamente due anni, biennale.

Presenta una radice piuttosto grossa per questo tipo di pianta; è anche carnosa e di colore rossiccio.

Il caule è eretto, leggermente pubescente, più grosso alla base rispetto all’apice. Porta pochi rami.

Le foglie sono intere, semplici, ovalo-lanceolate, con il margine finemente dentato. Nel primo anno la loro crescita è prettamente basale, con la costituzione di una rosetta con pochi e corti rami. Dal secondo anno si erge il ramo che porterà i fiori .

I fiori sono raggruppati in infiorescenze a racemo che crescono all’ascella delle foglie. Il loro colore è giallo splendente-oro. Sono formati da 4 grandi petali. Hanno una caratteristica peculiare, quella di aprirsi alla sera (da cui il nome inglese evening primrose) e di avere una vita di circa 24 ore.

Il frutto è una capsula cilindrica quadriloculare che contiene innumerevoli piccoli semi. Questi sono disposti su due file. Sono arrotondati, nudi e senza albume.

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Coltivazione e origine

La sua origine è americana, e più precisamente dello stato della Virginia.

È una pianta che si adattata bene a qualsiasi continente dove l’uomo l’abbia importata, sia per il suo aspetto ornamentale sia per le sue proprietà medicamentose.

Naturalizzata, oramai spontanea, nei boschi e nei margini dei campi e luoghi incolti. La si può trovare dal piano fino alle prima zone montane, alle quote più basse.

Predilige terreni a prevalenza sabbiosa e tollera bene la siccità, ma se si vuole un prodotto di qualità, non bisogna farle mancare l’acqua soprattutto nei periodi estivi.

Il substrato calcareo o siliceo non fa differenza: si adatta; l’importante è che il pH sia molto vicino alle neutralità.

Parti utilizzate

La droga dell’enotera sono le radici. Ma molto diffuso è l’utilizzo dei semi e più precisamente dell’olio che se ne ricava. Gli acidi grassi in esso contenuti sono termolabili percui la loro spremitura deve avvenire a freddo, similmente a come avviene quelle delle olive.

tecniche di raccolta

La raccolta dei semi avviene prelevando direttamente tutto il frutto. Essendo una capsula, queste possono essere prelevata o con delle semplici forbici, oppure utilizzando un attrezzo simile ad un pettine, come quello utilizzato per la raccolta delle margherite, ma con uno spazio maggiore i denti. Questo fa si che non vengano intrappolati i fiori ma solamente i frutti.


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Proprietà e uso nella storia

Il suo impiego nella storia è molto limitato in quanto essendo originaria della Virginia, la sua scoperta non può essere datata prima del 1500, considerando che le nuove piante non erano certamente lo scopo primario delle spedizioni nel Nuovo Mondo.

Le prime notizie della sua comparsa in Europa arrivano sono del 1614, con l’arrivo a Padova di alcuni esemplari.

Qui ebbe subito successo, accresciuto anche dai racconti di come gli Indiani d’oltreoceano la usavano per curarsi i gonfiori e gli ematomi.

proprietà (descrizione dei principi attivi)

L’enotera possiede una gran quantità di acidi grassi essenziali, cioè quegli acidi grassi che il nostro organismo non riesce a sintetizzare e quindi dobbiamo introdurre già pronti mediante la dieta. Questi sono l'acido gamma linolenico e l'acido linoleico, meglio noti come acidi omega 3 e omega 6.


Benefici

Si è scoperto che l’olio di enotera, grazie alla sua gran quantità di acidi grassi della serie omega 3 e omega 6, riesce a lenire diversi i problemi femminili dovuti alle mestruazioni.

Disturbi mestruali e sindrome premestruale

L’enotera è capace di intervenire, facendo passare o almeno diminuendone l’intensità, su tutta quella serie di manifestazioni di diversa natura e diversa entità, che variano da soggetto a soggetto, che le donne devono sopportare all’arrivo delle mestruazioni: repentini cambiamenti d'umore con passaggi da irritabilità ad aggressività, da euforia a depressione, pianto immotivato, stanchezza, tensione mammaria e mal di testa.

Menopausa

Questa pianta viene spesso indicata anche come sostegno per le donne che entrano in menopausa. Questa indicazione è però del fuorviante e non veritiera, essendo stato dimostrato che la sua azione in tal senso è più di tipo placebo che fitoterapico.

Contro la dermatite atopica

La dermatite atopica è un eczema cutaneo che colpisce per lo più i bambini in tenera età, o chiunque abbia una alterata capacità di sintetizzazione di acidi linolenici (sia seria 3 che 6). Proprio per questo motivo, l’assunzione di olio di enotera risulta un valido aiuto per chi soffre di questo problema. Non lo risolverà del tutto, ma gran parte dei disaggi verranno meno.

Antinfiammatorio

Gli acidi grassi essenziali, tra le tante funzioni, subiscono anche l’azione del metabolismo che li sfrutta trasformandoli in prostaglandine, sostanze ormono-simili, e in particolare in quelle della serie 1 (PG1) ad attività prevalentemente antinfiammatoria.


Enotera: Prodotti e avvertenze

Prodotti in commercio

Il prodotto più facilmente reperite e diffuso è senza dubbio l’olio, ricavato dai semi di enotera. Va assunto sia internamente che applicato sulla pelle in caso di acne, anche se questa azione si ha anche per via interna, che è da preferirsi.

Oltre che sotto forma di olio liquido, si trovano anche capsule molli o opercoli, di diversi dosaggi, che sono senza dubbio più pratici.

Controindicazioni

Non usare con i farmaci antiepilettici, in quando potrebbe potenziarne l’effetto.

Le donne in stato di gravidanza accertata o sospetta, o comunque che stanno provando a rimanere incinte, devono sospenderne l’assunzione, poiché l'enotera può provocare contrazioni uterine.

Avvertenze

Non è consigliata l'associazione dell'olio di enotera con altre piante aventi proprietà antiaggreganti (come ad esempio l'aglio e il ginkgo biloba).



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