Consolida

Caratteristiche della pianta

Il Symphytum officinale L. è meglio noto come consolida maggiore o simfito. Tra gli altri appellativi ci sono erba del cardinale, erba conferma, borrana selvatica.

Gli fu attribuito il nome symphytum, che in greco significa “io lego”, alludendo alla capacità che sembrava avere di far saldare le fratture ossee. Potere che in effetti non ha, ma vi partecipa attivamente riducendo l’infiammazione locale e quindi permettendo che la riparazione dell’osso avvenga più rapidamente.

È una pianta erbacea perenne, della famiglia delle Boraginaceae, che presenta un fusto ricoperto di peli setosi, eretto, ramificato all’apice. A volte raggiunge i 120 cm di altezza.

La radice, che risulta la droga della pianta, è grossa, fusiforme, senza rugosità longitudinali, di colore molto scuro (nero bruno) esternamente, mentre è bianca, giallognola all’interno. È ricca di mucillagini che tendono a fuoriuscire quando viene tagliata per essere lavorata.

Le foglie lungamente picciolate, hanno una superficie rugosa per le nervature in risalto e una colorazione biancastra per via della presenza dei peli setosi. Mentre le foglie inferiori hanno forma ovale e sono grandi, quelle superiori sono lanceolate e più piccole.

Le infiorescenze, delle cime terminali, portano dei piccoli fiori bianchi,gialli, rosa o violacei tutte in tonalità tenue, ed hanno la corolla a forma tubolare, leggermente dentata. Il calice che li avvolge, invece, è pentamero, a 5 sezioni lanceolate.

Il frutto è una drupa lucente e carnosa.

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Coltivazione e origine

Essendo una pianta che ama i terreni ricchi di acqua, vegeta in luoghi umidi e paludosi. Comune soprattutto nel nord Italia, per le più abbondanti piogge; raramente, ma non improbabile, trovare alcune sporadiche colture nel meridione.

È presente anche in tutta l’Europa, fino ad arrivare all’Asia, parte orientale. In America invece risulta naturalizzata.

La propagazione può avvenire mediante seme o per divisione delle radici, anche la minima parte di questa è sufficiente per far avviare la crescita di una nuova pianta. Dovrebbero essere piantati a circa 75 cm di distanza, dopodiché non hanno bisogno di ulteriori cure, tranne che tenerli puliti dalle erbacce.

Nell’utilizzo come pianta da giardino, comporta qualche problema. Intanto è invasiva, e quindi una volta che si è deciso di eliminarla, bisogna aver cura di rimuovere tutti i pezzetti di radice, perché come abbiamo appena detto, anche dal più piccolo rinasce una nuova pianta.

Parti utilizzate

Si utilizzano le radici della pianta; più raramente anche le foglie.

Ovviamente il tempo balsamico per le due non coincide: se raccogliamo le foglie, dobbiamo farlo giugno-agosto. Se invece intendiamo sfruttare le radici, allora si dovrà aspettare a settembre-novembre.

Tecniche di raccolta

La raccolta avviene con l’ausilio di una vanga, poiché bisogna scavare il terreno per poter estrarre la radice che è piuttosto grossa. Con la sua raccolta, la pianta ovviamente non sopravvive, ma se lasciamo alcuni pezzetti di radice, l’anno successivo sicuramente ritroviamo una nuova pianta.


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Proprietà e uso nella storia

Sembra che prima gli antichi Greci, e poi i Romani, già conoscessero le proprietà del simfito come pianta per “saldare le fratture” e rimarginare le ferite. Nei campi di battaglia, le fratture erano accompagnate da lacerazioni più o meno importanti. Gli addetti alle cure dei feriti, notarono che facendo degli impacchi radici di consolida le ferite rimarginavano prima e, inoltre, che le mucillagini che ne fuoriuscivano indurivano le bende, bloccando così l’arto fratturato, similmente a come fa il gesso oggi.

Principi attivi

Uno dei principi attivi presenti e più efficaci, anche se non presenti in modo massiccio, al massimo 1%, è l’allantoina. Questa molecola ha la capacità di stimolare la cute a rigenerarsi e così riparare le ferite.

Sono presenti anche diversi alcaloidi pirrolizidinici: simfitina, intermedina, licopsamina, echimidina e sinfitocinoglossina. Gli studi scientifici su questa categoria di alcaloidi hanno dimostrato che sono mutageni, ma la consolidata non arriva mai ad averne una concentrazione tale. E soprattutto si è riusciti a riprodurre, tramite vari incroci, una varietà di consolida dove tali alcaloidi sono assenti.

Infine troviamo tannini, mucillagini, amidi, triterpeni e steroli (sitosterolo), asparagina, l’acido γ-ammino butirrico e il glucoside consolidina.


Consolida: Benefici e avvertenze

Antiflogistica – antinfiammatoria

I cataplasmi e paste a base di consolidata sono usati per alleviare dolori e infiammazioni articolari, strappi muscolari, contusioni, ematomi e flebiti. Insomma ovunque ci si bisogna di un’azione antiflogistica, che viene esplicata grazie alla applicazione di cataplasmi o paste sulla parte dolorante.

Controllando e riducendo le infiammazioni premette che i processi rigenerativi vengano svolti più rapidamente; ciò è più apprezzabile durante la osteogenesi per la riparazione di una frattura ossea.

Cicatrizzante – Vulnerario

Le paste si possono applicare anche sulla pelle acneica, sulle piccole ferite, bolle e ascessi.

La pianta possiede infatti un potere cicatrizzante, esplicato dalla presenza della allantoina che stimola la rigenerazione tissutale, nonché la granulazione.

Questo potere ha valore, e quindi è ben sfruttato, anche internamente; infatti i decotti e gli infusi sono indicati contro le gastriti o coliti ulcerose, nefriti, prostatite e vaginite, sinovite e rinorrea (tutte affezioni infiammatorie per lo più a carico delle mucose).

Astringente

Nella medicina popolare, la si usa anche nei casi di diarrea o dissenteria. L’effetto astringente è poi stato confermato dalla presenza dei tannini, in quantità tale da poter svolgere questa azione.

Emolliente - Lenitivo

La ricchezza di mucillagini presenti nella radice, assicura alla pianta un ruolo di primo piano nei trattamenti emollienti, sia interni (problemi intestinali, tonsillite e pertosse) che esterni per la pelle. La sua azione è paragonabile a quella dell’Altea, e in alcuni casi è anche preferibile.

Prodotti in commercio

In Italia è sostanzialmente poco conosciuta quindi anche il suo sfruttamento è relativo. Comunque possiamo trovare prodotti naturali contro l’acne, per le flebiti o addirittura contro la psoriasi, che contengono quantità variabili di consolidata.

Al contrario in Germania è molto conosciuta e richiesta. Si usano paste per cataplasmi contro reumatismi, contusioni e infiammazioni in generale.

Controindicazioni

Risulta essere controindicata nei soggetti con sofferenza epatica e renale.

Per la presenza di alcaloidi pirrolizidinici potenzialmente nocivi, si sconsiglia l’uso prolungato per via interna, che potrebbe dare effetti indesiderati. Attenersi a questi consigli anche se viene assicurato che il prodotto proviene dalla varietà di simfito senza alcaloidi.

Avvertenze

Evitare l’uso in gravidanza se non sotto controllo medico.


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