Bietola - Beta vulgaris

Caratteristiche della pianta

La Beta vulgaris è la comune bietola, sia quella da coste (o foglie) che quella da zucchero; la differenza tra le due sta nella varietà o sottospecie: Beta vulgaris L. var. cycla la prima, Beta vulgaris L. var. saccharifera L. la seconda. Quindi entrambe appartengono alla famiglia delle Chenopodiaceae.

La bietola è un’erbacea biennale con foglie grandi di colore verde brillante, a forma di cuore, più grandi nelle piante coltivate che in quelle selvatiche. Le foglie basali sono riunite a rosetta, hanno un lembo spatolato o lanceolato liscio, ed il picciolo è chiamato anche costa poiché è carnoso e appiattito; varia dal bianco argento, verde, rosato o rosso, a seconda della varietà.

I fiori sono piccoli di colore verde o rossastro, con cinque petali e sono riuniti in delle infiorescenze a spiga.

La radice è fittonante, carnosa, lunga fino a 20-30 cm. nella qualità da zucchero.

Lo scapo florale, angoloso e ramificato, raccoglie i fiori piccoli, verdastri e sessili. Ciascun fiore ha un singolo ovario uniloculare, con 5 stami e 3 stigmi. La fioritura avviene in primavera-estate mentre i semi vengono raccolti a fine agosto.

Il frutto prodotto è un glomerulo legnoso.

Pianta della bietola

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Coltivazione e raccolta

È una pianta originaria dell'Europa meridionale, e facilmente trovabile e ricercata allo stato spontaneo. Ha una diffusione mondiale tanto che la ritroviamo in tutte le zone temperate del globo.

Viene coltivata sia per l’estrazione dello zucchero che per le foglie per la gastronomia.

Se la si coltiva per estrarre lo zucchero, allora si raccoglie la radice del primo anno, quando è ancora ricca di zuccheri; per fare questo, la pianta viene sradicata completamente.

Mentre se la si vuole coltivare come pianta da insalata, allora bisogna che produca una maggior quantità di massa verde; quindi si deve aspettare sino al secondo anno quando le foglie avranno raggiunto uno sviluppo sufficiente per la raccolta. In questo caso verranno tagliate solo le foglie esterne più grandi, in modo da dar tempo alle altre di crescere e poter fare un secondo, e magari terzo, raccolto. In aiuto alla pianta, in questo caso, si possono dare dei concimi a base azotata, che l’aiuteranno a sviluppare l’apparato fogliare.

La semina avviene in febbraio-marzo (in semenzaio o campo) per poter raccogliere ad agosto, oppure a settembre (in campo) per poter avere un raccolto nella primavera successiva.

Il terreno ideale è neutro o leggermente basico, ben drenante, soprattutto se è argilloso. Le temperature rigide non sono un problema, la bietola riesce a sopportare fino ad un paio di gradi sotto lo zero, così come ha una buona tolleranza alla salinità.

Le foglie per la varietà cycla e le radici per la varietà saccarifera.

tecniche di raccolta

La bietola a coste viene raccolta mediante il taglio delle foglie esterne, le più grandi, e dopo alcuni giorni viene effettuato un nuovo raccolto, sempre tagliando solamente le foglie più esterne. In questa maniera vi è un rinnovo continuo e si possono eseguire più tagli.

La bietola da zucchero, invece, la si raccoglie una sola volta, estirpandola del tutto con degli estrattori, per il fatto che serve la radice, che, poco prima della fioritura ovvero alla fine del primo anno di cultura, è ricca di zuccheri.


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Proprietà e uso nella storia

La bieta è conosciuta sin dai tempi degli antichi greci, che la menzionano in alcuni scritti datati 420 a.C.

In Europa si diffuse grazie ai monaci, che la coltivavano nei loro orti per scopi mangerecci. Ma iniziò a diffondersi in modo più capillare nel diciasettesimo secolo quando si scoprì che dalla sua radice si poteva estrarre una sostanza zuccherina, altamente dolce. E' solamente a cavallo del 1700-1800 che ebbe un vero e proprio boom, poiché risale in quegli anni la scoperta della tecnica industriale per l’estrazione dello zucchero.

Nonostante la grande valenza alimentare, sia come insalata che come base per estrazione dello zucchero, in questo genere di piante non sono state scoperte particolari molecole attive. Il loro contenuto di molecole chimiche è molto comune nel regno vegetale. Sono presenti infatti vitamine, fibre, acido folico, carotene, acido ossalico, antiossidanti, nitrati e sali minerali.


Bietola: Benefici e avvertenze

Lassativo

Il beneficio più conosciuto della bietola è quello lassativo. Infatti l’alto contenuto di fibre e di acqua aiuta l’organismo umano ad un più facile superamento della stipsi.

Integratore salino

La contemporanea presenza di sali minerali, fa si che la bietola sia un ottimo integratore alimentare e salino, particolarmente consigliato nelle giornata calde in cui si perdono molti liquidi.

Ipotensivo

I nitrati, nelle barbabietole rosse in modo particolare, hanno un effetto ipotensivo in quanto, rilassando la muscolatura liscia dei vasi sanguigni ne determinano un aumento del calibro e quindi una diminuzione della pressione.

Detossificante – colagogo

Più in generale, la bietola assorbe le tossine, disintossicando l’organismo con una azione depurativa; stimola la produzione di bile e rafforza la mucosa gastrica, contrasta le anemie stimolando la produzione dei globuli rossi, scioglie i depositi di calcio nei vasi sanguigni impedendone l'indurimento.

Antinfiammatorio - emolliente

Gli impacchi di decotto, ma anche i succhi, delle foglie sono un rimedio naturale contro le scottature e gli eritemi solari.

Prodotti in commercio

In erboristeria la bietola è usata raramente. Solo in qualche rivendita, tra le più fornite e specializzate, si possono trovare composti o preparati con la bietola tra gli ingredienti.

Mentre è facilmente reperibile presso qualunque fruttivendolo.

Molte persone preferiscono andare a raccogliere quella selvatica, che si trova facilmente in campagna.

Controindicazioni

Avendo un forte potere lassativo, l’uso prolungato potrebbe portare ad un impigrimento dell’intestino e quindi creare problemi nell’evacuazione.

Avvertenze

La presenza di molti sali minerali e dell’acido ossalico possono creare problemi di formazione di calcoli renali.

Consultare un medico se si prendono farmaci ipotensivi.


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