Fenilalanina

Funzioni della fenilalanina

La fenilalanina è un aminoacido essenziale: questo significa che l'organismo umano non è in grado di sintetizzarlo in modo autonomo, ma necessita di introdurlo attraverso la dieta. La fenilalanina svolge una funzione estremamente importante per la sintesi proteica, ma anche per la produzione di ormoni tiroidei e per la produzione di melanina, indispensabile per la protezione dell'epidermide. La sintesi della fenilalanina può venire impedita dalla presenza della malattia denominata fenilchetonuria: essa provoca l'incapacità di sintesi della fenilalanina e il suo conseguente accumulo nel sangue, nelle urine e nei tessuti del corpo. Tale malattia è in grado di provocare dei ritardi nello sviluppo del sistema nervoso e proprio da questo sintomo si può riconoscere sin dai primi giorni di vita del bambino, permettendo dunque l'intervento tempestivo. Una carenza di tale aminoacido può comunque presentarsi in qualsiasi momento della vita e deve essere riconosciuta attraverso l'attenzione ai sintomi specifici per poter intervenire in modo rapido e per porre rimedio, ripristinando il corretto equilibrio e lo stato di salute per tutto l'organismo.
Fenilalanina

Yamamoto Nutrition Essential AMINO integratore di aminoacidi essenziali 240 compresse

Prezzo: in offerta su Amazon a: 19,99€


Alimenti ricchi di fenilalanina

FenilalaninaUna carenza di fenilalanina può dipendere in modo diretto da una dieta squilibrata e non abbastanza ricca di tale elemento: essendo un aminoacido essenziale, infatti, la fenilalanina non può che essere assunta per via orale. La fenilalanina è contenuta sia in alimenti di origine animale, sia in alimenti di origine vegetale, pertanto il corretto apporto può essere garantito anche con un regime alimentare controllato di tipo vegetariano. Tra gli alimenti più ricchi di questo prezioso aminoacido ricordiamo le uova, i legumi, carni con particolare concentrazione nel pollo, nel maiale, nel coniglio e nell'agnello. A seguire, per migliorare l'apporto di fenilalanina, si può fare affidamento sul frumento e sul riso, sui formaggi e i derivati del latte e sulla frutta. Una eventuale carenza di fenilalanina, dunque, può essere sintomo di una alimentazione mal equilibrata e proprio correggendola è possibile ripristinare i livelli adeguati e tornare ad uno stato di salute ottimale, eventualmente ricorrendo anche ad integratori sotto controllo medico. Occorre invece evitare gli alimenti che ne sono ricchi qualora si sia affetti da fenilchetonuria, affidandosi a medici per il percorso terapeutico e l'individuazione del regime alimentare più adatto.

  • Glutammina La glutammina è un aminoacido importantissimo per l'essere umano, nonché quello presente in maggiori quantità all'interno dell'organismo. La glutammina viene prodotta all'interno dei tessuti muscolari...
  • Proteine vegetali Le proteine vegetali sono in questi anni al centro di accesi dibattiti riguardanti la possibilità di sostituirle in toto alle proteine di origine animali, abitudine sempre più diffusa con l'aumento de...
  • integratori naturali Benvenuti nella sezione del sito dedicata agli integratori naturali, una risorsa importante per l’integrazione della nostra dieta che ci consentono di riacquistare l’energia persa e di sentirci più in...
  • acido folico Benvenuti nella sezione dedicata all’acido folico, una vitamina del gruppo B molto raccomandata durante il periodo della gravidanza per la salute del nascituro. La vitamina B, in particolare la vitam...

DL - Fenilalanina 500mg - 100 compresse vegane

Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,95€


Carenza di fenilalanina

la carenza di fenilalanina non deve essere presa sotto gamba: si tratta di un fattore che può comportare gravi conseguenze e che necessita di intervento tempestivo, per evitare che possa degenerare. Essa, se ignorata, può essere la causa dell'insorgenza della fenilchetonuria: l'organismo diventa progressivamente incapace di convertire l'aminoacido in tirosina ed esso si accumula nei tessuti, creando problemi a diverso livello per tutto l'organismo. A quel punto, se la malattia, seppur rara, è stata sviluppata, aggiungere maggiori quantità di fenilalanina attraverso la dieta per innalzarne i livelli nell'organismo risulta essere un errore, perché a quel punto si stimola soltanto l'accumulo della sostanza. Attraverso alcuni sintomi, tuttavia, è possibile riconoscere la carenza di fenilalanina anche prima che essa degeneri in disturbi gravi e in grado di compromettere l'organismo. I primi campanelli d'allarme risultano essere un peggioramento dei riflessi, unito ad un senso generale di stanchezza nonostante le ore di riposo e una rapida perdita delle capacità mnemoniche. Un abbassamento dei livelli di fenilalanina può anche comportare l'insorgenza di altri sintomi precedentemente latenti: dal momento che essa è utile per contrastare l'emicrania e gli stati depressivi, entrambe le situazioni si possono manifestare nei soggetti predisposti, oppure acuirsi se già presenti.


Fenilalanina: Integratori

Dal momento che la fenilalanina può essere apportata solamente tramite assunzione esterna, i fattori di intervento per innalzarne i livelli sono principalmente due: la correzione della dieta, qualora essa sia responsabile dello scarso apporto, può essere accompagnata dall'assunzione di integratori specifici di fenilalanina, realizzati a partire da ingredienti di origine naturale. L'assunzione degli integratori deve essere considerata una terapia da seguire con costanza per un periodo di tempo comunque limitato, da intraprendere esclusivamente sotto il controllo del proprio medico. Il sovradosaggio di fenilalanina, ad ogni modo, non è tossico, ma risulta pericoloso per le persone che soffrono di disturbi legati ai reni o al fegato. Gli integratori vengono talvolta consigliati anche in caso di necessità di dimagrimento, dal momento che la fenilalanina può aiutare a ridurre la sensazione di fame e, di conseguenza, favorire il mantenimento del regime alimentare controllato. Anche in questo caso, però, l'assunzione degli integratori deve essere concordata insieme al proprio medico, per inserire tali sostanze in modo ottimale all'interno del percorso terapeutico.



COMMENTI SULL' ARTICOLO