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Può sembrare strano, ma sempre più persone scelgono di prodursi autonomamente i propri prodotti per l’igiene del corpo e della casa. I motivi sono molteplici e tra i principali vi è, senza dubbio, il fatto che vi è un notevole risparmio economico e che chi fabbrica i propri cosmetici conosce perfettamente gli ingredienti che utilizza, scegliendo soltanto quelli più sani e adeguati alla propria persona. Grazie al diffondersi della cultura eco biologica, sono tanti coloro, soprattutto tra i giovani, che scelgono di prendersi cura del proprio corpo con saponi naturali al 100 per cento. Alla base dell’igiene personale, vi è come ben si sa il sapone. Produrre autonomamente un sapone può sembrare un procedimento complicato, ma in realtà il trucco è scegliere gli ingredienti giusti, ecologici ovviamente, acquistare o reperire in altro modo gli strumenti più adeguati e scegliere la tecnica di saponificazione più idonea alle proprie competenze.
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La saponificazione consiste nella produzione di una saponetta per l’igiene personale o della casa, a seconda del tipo di ingredienti utilizzati. Le tecniche sono le medesime, ma l’utilizzo del prodotto sarà diverso. Per la creazione di un sapone è necessario procurare alcuni componenti fondamentali, senza i quali il sapone non può essere prodotto. Questi ingredienti sono acqua, olio d’oliva e soda caustica. Le percentuali di questi ingredienti e l’eventuale presenza di altre sostanze dà luogo a sapone diversi, con profumazioni, proprietà e qualità specifiche. Prima di passare alla descrizione del processo di saponificazione è importante tenere a mente poche ma importanti regole di sicurezza, necessarie per non incorrere in rischi più o meno gravi.
Tenere ben conservata la soda caustica, che essendo corrosivo e ustionante, può provocare rischi soprattutto in presenza di bambini e animali. Per salvaguardare la propria persona, utilizzare occhialini per gli occhi e guanti per le mani, soprattutto quando si maneggia la soda caustica. Utilizzare utensili usa e getta per evitare che si ritrovino dei residui di sapone. Prestare la massima attenzione quando ci si dedica alla saponificazione onde evitare distrazioni che potrebbe mettere a rischio la propria persona. Se, malauguratamente, ci dovesse essere un contatto con la soda caustica, è necessario sciacquare ripetutamente con acqua la superficie e versare qualche goccia di aceto, capace di neutralizzarla in maniera naturale. Il processo di saponificazione può avvenire con metodo a freddo o metodo a caldo. Il metodo più utilizzato è quello a freddo in quanto comporta meno rischi e richiede una manualità meno specializzata, inoltre può essere effettuato anche comodamente in casa propria utilizzando degli strumenti e degli utensili facilmente reperibili.
La saponificazione con metodo a freddo consiste in una reazione tra la soda caustica e i grassi naturali presenti nell’olio, sfruttando il calore naturale dell’ambiente. Il calore prodotto deve essere controllato per far si che esso possa essere mantenuto costante per tutto il processo della saponificazione. È importante che ogni ingrediente richiesto sia pesato con una bilancia di precisione e che le proporzioni siano assolutamente perfette in quanto anche una minima variazione potrebbe compromettere la produzione del sapone. Una volta pesati correttamente soda, acqua e olio d’oliva, con eventuali essenze per la profumazione si può procedere alla prima fase di saponificazione che consiste nel versare la soda caustica in un recipiente d’acqua. In breve tempo la temperatura salirà di 70-80 gradi. Fatta questa operazione, lasciar raffreddare. La seconda fase consiste nella preparazione dei grassi, ovvero nel riscaldare, ma non troppo, l’olio su un fornello. Nella fase successiva, soda e grassi possono essere uniti, ammesso che entrambi abbiano una temperatura di circa 45 gradi. Mescolare con un mestolo in legno e passare, successivamente nel frullatore. Raggiunta la giusta consistenza, cremosa, aggiungere eventuali essenze e versare nelle formine di sapone. Lasciar raffreddare, dopo di che sfornare e far stagionare per qualche settimana.
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