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Una delle tinture madri più interessanti dal punti di vista delle proprietà che la caratterizzano è la tintura madre di calendula. Tutti conoscono la calendula come una splendida pianta decorativa. Essa, infatti, viene utilizzata soprattutto con scopi ornamentali. Tuttavia, con la calendula è possibile ottenere dei preparati molto interessanti dal punto di vista fitoterapico, grazie alle sue proprietà estremamente utili. La calendula fa parte della famiglia delle Asteracee ed il suo habitat ideale si trova in alcune zone dell’Europa, dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente, è in questi luoghi, infatti, che cresce spontaneamente. Calendula, in latino Calendae, era per gli antichi romani il primo giorno del mese. L’origine del nome sta nel fatto che la sua fioritura avviene solo una volta al mese nella stagione estiva. La tintura madre di calendula è ottenuta non dalla lavorazione dell’intera pianta, ma solo dai fiori, che nella specie officinalis sono di colore giallo-arancione. Le foglie, infatti, sono tossiche e non rientrano nel processo di macerazione.
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La preparazione di questo preparato officinale avviene prima di tutto acquistando o raccogliendo fiori di calendula biologici e naturali, senza presenza di sostanze nocive. Il secondo passo è quello di lavare accuratamente la droga ed in seguito di farla macerare per un periodo che va dai 10 ai 15 giorni in una sostanza liquida formata da due solventi: acqua e alcol in una percentuale che dipende dalla quantità di droga e la tipologia usata. Passato il periodo di macerazione avviene il processo di filtraggio e di spremitura dei fiori. L’acquisto di questa pianta può avvenire molto semplicemente presso un negozio di erboristeria o si può, semplicemente, raccoglierla autonomamente laddove la pianta cresce in maniera naturale e spontanea.
La tintura o la tintura madre di calendula si utilizzano per curare e prevenire diversi tipi di disturbi. La calendula, in generale, ha proprietà cicatrizzanti, antisettiche e antiinfiammatorie. Essa può essere usata sia per via interna che per via esterna. Per uso esterno, la tintura di calendula può alleviare arrossamenti e irritazioni della pelle, soprattutto nei bambini più piccoli in seguito all’utilizzo del pannolino. Essa viene utilizzata per l’igiene intima della donna come prevenzione di infiammazioni come la candidosi o le vaginiti. Inoltre, nella donna, serve anche a regolarizzare il ciclo quando il flusso è troppo scarso o troppo affluente. Grazie a un’importante quantità di caroteni, la tintura di calendula è l’ideale per proteggere la pelle dai raggi solari e allo stesso tempo per garantire un piacevole colorito bronzeo. Attenzione, però, a non esporsi direttamente al sole a causa della percentuale alcolica che potrebbe far male alla pelle. Questo preparato è l’ideale anche per via interna, bastano poche gocce per donare subito degli effetti positivi. L’assunzione per via orale avviene previa diluizione della tintura in un bicchiere d’acqua. È possibile assumere il preparato almeno tre o quattro volte al giorno per un periodo ben definito di tempo. Con questa modalità di assunzione possono provare giovamento tutti colore che soffrono di infiammazione nel cavo orale, gengivite, problemi digestivi, di ulcera o di gastrite. È molto importante rispettare le corrette modalità di assunzione e allo stesso tempo non esagerare con le quantità e il tempo di assunzione se non si vuole che si verifichino effetti collaterali. In realtà, a questo preparato non sono legati particolari reazioni negative dell’organismo, ma come per ogni farmaco, farmaceutico o naturale, è sempre meglio accertarsi prima di qualche possibile allergia.
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