Tintura madre calendula

Cos’è

Le piante officinali sono delle fonti inesauribili di principi attivi utili a combattere numerose patologie e disturbi sia mentali che fisici. Come tutti sanno l’omeopatia o la fitoterapia sono delle valide alternative ai normali farmaci sintetizzati in laboratorio. Piante ed erbe officinali vengono scelte in base al disturbo o alla patologia da risolvere grazie ai diversi effetti e alle tante proprietà che le caratterizzano. Dalle piante è possibile ottenere diversi tipi di preparazioni tra cui la cosiddetta tintura madre. Essa può essere utilizzata allo stato puro oppure divenire la base di altre preparazioni fitoterapiche o omeopatiche. Tintura madre significa che, il più delle volte, il preparato ottenuto dalla lavorazione delle piante o di parte di esse, fanno da base per ulteriori preparazioni. Tintura madre e tintura sono entrambe delle preparazioni che si ottengono in seguito ad un accurato processo di macerazione della pianta o dell’erba. il procedimento utilizzato per ottenere questo tipo di preparazione è molto simile alla macerazione da cui hanno luogo derivati come gli idroalcolici, gli oleoliti, gli enoliti e così via, però ciò che li differenzia sono le proporzioni di droga e solvente che devono avere, infatti, un rapporto di 1:10. La tintura (non madre), invece, ha un rapporto di 1:3.

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Caratteristiche

Una delle tinture madri più interessanti dal punti di vista delle proprietà che la caratterizzano è la tintura madre di calendula. Tutti conoscono la calendula come una splendida pianta decorativa. Essa, infatti, viene utilizzata soprattutto con scopi ornamentali. Tuttavia, con la calendula è possibile ottenere dei preparati molto interessanti dal punto di vista fitoterapico, grazie alle sue proprietà estremamente utili. La calendula fa parte della famiglia delle Asteracee ed il suo habitat ideale si trova in alcune zone dell’Europa, dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente, è in questi luoghi, infatti, che cresce spontaneamente. Calendula, in latino Calendae, era per gli antichi romani il primo giorno del mese. L’origine del nome sta nel fatto che la sua fioritura avviene solo una volta al mese nella stagione estiva. La tintura madre di calendula è ottenuta non dalla lavorazione dell’intera pianta, ma solo dai fiori, che nella specie officinalis sono di colore giallo-arancione. Le foglie, infatti, sono tossiche e non rientrano nel processo di macerazione.


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Come prepararla

La preparazione di questo preparato officinale avviene prima di tutto acquistando o raccogliendo fiori di calendula biologici e naturali, senza presenza di sostanze nocive. Il secondo passo è quello di lavare accuratamente la droga ed in seguito di farla macerare per un periodo che va dai 10 ai 15 giorni in una sostanza liquida formata da due solventi: acqua e alcol in una percentuale che dipende dalla quantità di droga e la tipologia usata. Passato il periodo di macerazione avviene il processo di filtraggio e di spremitura dei fiori. L’acquisto di questa pianta può avvenire molto semplicemente presso un negozio di erboristeria o si può, semplicemente, raccoglierla autonomamente laddove la pianta cresce in maniera naturale e spontanea.


Tintura madre calendula: Quando usarla

La tintura o la tintura madre di calendula si utilizzano per curare e prevenire diversi tipi di disturbi. La calendula, in generale, ha proprietà cicatrizzanti, antisettiche e antiinfiammatorie. Essa può essere usata sia per via interna che per via esterna. Per uso esterno, la tintura di calendula può alleviare arrossamenti e irritazioni della pelle, soprattutto nei bambini più piccoli in seguito all’utilizzo del pannolino. Essa viene utilizzata per l’igiene intima della donna come prevenzione di infiammazioni come la candidosi o le vaginiti. Inoltre, nella donna, serve anche a regolarizzare il ciclo quando il flusso è troppo scarso o troppo affluente. Grazie a un’importante quantità di caroteni, la tintura di calendula è l’ideale per proteggere la pelle dai raggi solari e allo stesso tempo per garantire un piacevole colorito bronzeo. Attenzione, però, a non esporsi direttamente al sole a causa della percentuale alcolica che potrebbe far male alla pelle. Questo preparato è l’ideale anche per via interna, bastano poche gocce per donare subito degli effetti positivi. L’assunzione per via orale avviene previa diluizione della tintura in un bicchiere d’acqua. È possibile assumere il preparato almeno tre o quattro volte al giorno per un periodo ben definito di tempo. Con questa modalità di assunzione possono provare giovamento tutti colore che soffrono di infiammazione nel cavo orale, gengivite, problemi digestivi, di ulcera o di gastrite. È molto importante rispettare le corrette modalità di assunzione e allo stesso tempo non esagerare con le quantità e il tempo di assunzione se non si vuole che si verifichino effetti collaterali. In realtà, a questo preparato non sono legati particolari reazioni negative dell’organismo, ma come per ogni farmaco, farmaceutico o naturale, è sempre meglio accertarsi prima di qualche possibile allergia.



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