Just for Men Control GX 2-in-1 shampoo e balsamo, 147 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 17,43€ |
L’infezione da pidocchio inizia attraverso le lendini, ovvero le uova che depone la femmina del Pediculus Humanus Capitis in seguito all’accoppiamento. Queste uova verranno rilasciate sui capelli dell’organismo ospite ed aderiranno ad essi attraverso una sostanza adesiva molto forte e resistente all’acqua e alle spazzole. Le lendini si schiuderanno e i pidocchi neonati, chiamati ninfe, inizieranno a succhiare il sangue. Dopo circa 7 – 15 giorni il parassita sarà diventato adulto e inizierà a riprodursi aumentando quindi la colonia che infesterà il cuoio capelluto. In 1 mese ogni pidocchio femmina può produrre tra le 80 e le 300 uova. Le lendini hanno una forma ovale simile a quella del pinolo, hanno una lunghezza di circa 1 mm e sono di colore giallo chiaro. Il ciclo vitale di ogni pidocchio è di circa 3 settimane.
I pidocchi sono parassiti completamente dipendenti dall’ospite e al di fuori del nostro organismo riescono a sopravvivere pochi giorni. Le ninfe invece riescono a sopravvivere fino ad un massimo di 10 giorno al di fuori dell’ospite. Secondo alcuni studi recenti non vi è una correlazione tra le condizioni igieniche e la diffusione dei pidocchi. Infatti questa infezioni è molto frequente sia nei paesi industrializzati che in quelli poveri. La pediculosi colpisce principalmente i bambini tra i 3 e gli 11 anni. Le bambine, a causa della maggior lunghezza dei capelli, sono più colpite rispetto ai maschi. La presenza della pediculosi è molto frequente anche nelle famiglie dei bambini affetti. La maggior diffusione della pediculosi tra i bambini è dovuta al fatto che essi, rispetto agli adulti hanno un maggior contatto tra di loro.La sintomatologia della pediculosi del capo è caratterizzata fondamentalmente da un forte ed intenso prurito a livello del cuoio capelluto che può comportare la formazioni di escoriazioni e lesioni causate dalle possibili grattate. La formazioni di queste lesioni può causare anche la formazione di infezioni e linfoadenopatie cervicali. Il prurito è dato dalla saliva che il Pediculus Humanus Captis rilascia nella ferita. Essa infatti, essendo antigenica causerà l’instaurarsi dell’attivazione della risposta infiammatoria acuta con conseguente dermatite e prurito.
Combattere un infestazione di pidocchi è molto semplice. In passato, sia per l’assenza di prodotti in grado di uccidere i parassiti sia per comodità, la pediculosi veniva trattata mediante un taglio completo dei capelli. Attualmente invece viene contrastata nella maggior parte dei casi attraverso uno shampoo in grado di debellare i pidocchi ed un pettine a denti stretti.
Esistono diversi tipi di shampoo a seconda della casa produttrice. In linea generale sono tutti molto simili ed anche il metodo di utilizzo è lo stesso. Lo shampoo dovrà essere applicato sui capelli umidi stando attenti a stenderlo su tutto il cuoio capelluto. Una volta posizionato lasciarlo agire per circa 10 minuti e sciacquare i capelli. Una volta risciacquati è fondamentale pettinare bene i capelli con un pettine a denti stretti in maniera tale da eliminare le lendini. Questa operazione deve essere ripetuta ogni 3 o 4 giorni per circa 4 volte. L’utilizzo di questi prodotti deve essere effettuato con cautela soprattutto nel caso in cui le persone colpite dall’infezione siano bambini molto piccoli o persone asmatiche. Ciò perché questi prodotti presentano un’alta presenza di alcol che può portare ad un broncospasmo. In soggetti di questo tipo è consigliato l’utilizzo di prodotti in gel o in crema. Nei neonati invece è consigliato il trattamento soltanto mediante l’ausilio di un pettine a denti stretti.La terapia deve essere iniziata nel momento in cui viene certificata la presenza del parassita o delle sue uova.
COMMENTI SULL' ARTICOLO