Abrasione

Abrasioni della pelle

Soprattutto quando si è bambini capita spesso che giocando ci si “sbucci” un ginocchio o un gomito per una caduta, oppure ci si “grattugi” la schiena o il fianco per qualche rotolamento di troppo. Insomma si è soggetti a delle abrasioni e piccola lacerazioni della cute, che non abbisognano di cure particolari, ma che d’altronde provocano un bruciore fastidioso.

Piccoli incidenti di questo tipo possono accadere anche agli adulti, per i quali vale lo stesso discorso.

È inutile ricorrere a farmaci, magari troppo potenti per l’entità del problema, quando ci si può rivolgere alla natura utilizzando delle semplici ma utili piante, facilmente procurabili in erboristeria. Se si ha voglia e la conoscenza, ce le si può procurare anche da soli andando in giro per le campagne, ma in questo caso siate sicuri di riconoscere la pianta giusta. Per alcune è molto facile confonderle con delle altre velenose.

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Rimedi erboristici: gli infusi

Sfruttando la capacità cicatrizzante dell’equiseto possiamo preparare un infuso con i rami sterili di questa pianta, con l’aggiunta di foglie di polmonaria, per poi usare come lavaggi. La preparazione avviene con l’infusione per quindici minuti di trentacinque grammi di miscela con le proporzioni sotto riportate in 300 ml. di acqua calda, ma non bollente. Se vogliamo possiamo aggiungere anche della salvia nella misura di due parti e mezza.

Le proporzioni della miscela sono:

equiseto rami sterili………tre o quattro parti

polmonaria foglie………sette o sei parti.

Le proporzione delle due piante può variare ma sempre all'interno del range dato. Per rendere la prparazione semplice al massimo, si possono usare parti uguali sia di equiseto che polmonaria.

Un’altra miscela per la creazione della tisana adatta ai lavaggi per la disinfezione delle escoriazioni, prevede un mix di pino ed eucalipto, in proporzioni di ugual quantità.

La dose della miscela è di 15 grammi per 350 ml. lasciando a riposo per 20 minuti, prima di filtrare il tutto e sciacquare la parte interessata.

Le composizione è:

eucalipto foglie………5 parti

pino foglie………5 parti

L’ultima tisana per lavaggi che proponiamo è un’unione delle due proposte sopra con l’aggiunta di qualche altra pianta che potenzia le proprietà disinfettanti e cicatrizzanti delle nostre lavande.

All’eucalipto, pino ed equiseto, uniamo anche dei capolini di calendula, timo. Si pongono 50 grammi di miscela in infusione per 20 minuti in 500 ml. di acqua calda. Una volta pronto, se poi lo avete a portata di mano, potete aggiungere della tintura di iperico.

Le miscela si prepara con:

calendula capolini………2,5 parti

equiseto rami sterili………2,5 parti

eucalipto foglie………2 parti

pino foglie………1 parti

timo………2 parti

tintura di iberico………1 cucchiaino


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I decotti e i vini

Con la preparazione dei decotti riusciamo ad avere delle soluzioni per effettuare degli impacchi.

Miscelare foglie di rovo, pianta di ortica e di piantaggine nelle proporzioni sotto riportate. Portare ad ebollizione 350 ml di acqua, immergerci la nostra miscela e lasciarvela a bagno, sempre in ebollizione, per dieci quindici minuti. Dopo di che filtrare. Il liquido ottenuto, ricco di principi attivi, va bene sia per i semplici lavaggi che per gli impacchi.

Le proporzioni sono:

rovo foglie………3,5 parti

piantaggine pianta………4,5 parti

ortica pianta………2 parti

VINO MEDICINALE

Per le piccole abrasioni si possono effettuare anche delle applicazioni di un particolare vino medicinale, chiamato vino Balsamo del Samaritano. È composto dal del vino e dell’olio di oliva, in proporzioni rispettivamente del 50%. Prima dell'applicazione è doveroso sbattere energicamente poiché, essendo i due liquidi immiscibili, si dovrà formare una emulsione (miscuglio di olio e acqua) che appunto verrà applicata sulla parte. Lo scuottimento deve avvenire ogni volta che si desidera applicare il vino dato che i due liquidi tenderanno sempre a separarsi in caso di riposo.


Abrasione: Le tinture

Se non si ha del tempo a disposizione per preparasi le tisane, o si preferisce utilizzare un metodo che preveda l'applicazione topica direttamente sulla ferita, è possibile anche applicare localmente delle tinture. La praticità di questa preparazione è che si trovano già confezionate presso le erboristerie, mentre il loro fascino è dovuto al fatto che tutti possono prodursi la propria tintura in casa, senza tante problematiche.

Una delle migliori tinture è quella di arnica, di cui ne servono appena 25 parti da versare in 75 parti di acqua. Miscelare bene e vigorosamente prima dell’uso.

Al posto di questa tintura, o in aggiunta ad essa, si può usare quella di centocchio. Se preferiamo solo il centocchio, allora bisogna diluire 20 parti della sua tintura in 80 di acqua. Ricordiamo di agitare bene sempre prima di usare.

Se invece preferiamo che le due piante sinergizzino tra loro, allora si possono miscelare dieci parti di ciascuna tintura e portiamo a volume sempre con acqua (ovvero si aggiunge acqua fino ad arrivare ad un litro). Agitare ed usare per lavaggio o impacchi sulla cute ferita.



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