Menta piperita - Mentha sp

Caratteristiche della pianta

La menta piperita, la regina di tutte le piante di menta, nonché principale gusto di granite gelati. Oggi giorno si cercano nuovi modi di utilizzare questa erbacea, soprattutto in cucina, anche grazie al suo gusto, odore e colore che lasciano ampi sprazzi di impiego, il cui limite è la sola fantasia.

Deve il suo nome a Dioscoride che per primo la chiamo minthe (ma era un’altra specie), poi trasformato in Mentha da Linneo, che gli aggiunse il nome specifico di piperita, da piperitus, in riferimento al suo forte gusto, come se fosse pungente.

Peppermint è il termine inglese che la indica (lo stesso che ritroviamo stampato nelle confezioni delle Brooklyn alla … menta). In francese si chiama menthe, menta in spagnolo, mentre pfeffer minze in tedesco.

Gli altri nomi che gli Italiani le hanno attribuito sono: menta pepe, menta viperina, menta pebrada, erba diaoluna, menta da diavoloni, paniul bon.

La menta è una pianta erbacea perenne, leggermente vellutata. Presenta uno stolone strisciante, grigio biancastro, dal quale si erge un caule eretto e tetragono, con una colorazione varia dal verde al rossiccio, e con rami opposti.

Le foglie opposte sono intere, ovato – lanceolate e con il margine dentato. Sono sorrette da breve picciolo. Nella pagina superiore presentano un colore verde scuro, più pallido in quella inferiore che inoltre presenta le ghiandole che contengono l’olio essenziale.

I fiori sono di color porpora tenue o viola- rosato. Sono riuniti in una lunga spiga cascante.

I frutti sono gli acheni, quattro in numero, perfettamente lisci.

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Coltivazione e origine

Si può dire che la sua origine è in Inghilterra, in quanto oggi si coltivano “eredi” dell’ibrido che fu creato oltremanica il quale all’epoca soppiantò molti altri in quanto ritenuto il migliore.

Ora è diffusa in tutto il mondo.

Il terreno calcareo o argilloso-calcareo è quello sul quale cresce la menta. Non deve contenere troppa argilla, perché questa trattenendo l’acqua in maniera troppo abbondante per la menta, ne causerebbe la morte per marcescenza o la comparsa di funghi.

Per quanto riguarda il clima, invece, è abbastanza vigorosa. Non teme gelate o brinata, gli va bene anche la mezz’ombra, anche se con l’esposizione al sole aumentano le quantità di olio essenziale prodotto; però non sopporta i venti dominanti.

Pur essendo una pianta perenne, in coltivazione si tende a estirparla annualmente, applicando la rotazione culturale. A volte però può diventare invasiva e creare qualche fastidio alla nuova culture.

Infatti la menta si moltiplica per stoloni che, se l’operatore non rimuove con cura, potranno dare origine ad una ricrescita della pianta.

La menta piperita ricordiamo non può essere propagata per seme perché è un ibrido sterile.nasce infatti dall’unione della Mentha acquatica L. e della Mentha viridis L.

Parti utilizzate

Le foglie sono la arte che si utilizza di questa pianta. Possono essere usate sia da fresche che da essiccate; il loro aroma non cambia.

tecniche di raccolta

La raccolta avviene con mezzi meccanici che tagliano autonomamente i rami con le foglie, dopo che gli è stata impostata l’altezza di taglio da terra.

Decisamente più pulito è il taglio effettuato a mano, ma che per le estese coltivazioni è solo una perdita di tempo.


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Proprietà e uso nella storia

Le prime tracce di utilizzo della menta risalgono al 1500 A.C., citata nell’antico papiro di Ebers (nome di un suo compratore), databile alla XVIII dinastia egizia e nel quale sono contenuto innumerevoli prescrizioni mediche.

Tutti i grandi medici e oratori dell’antica Grecia e Roma conoscevano la menta. Tra questi Ippocrate che le conferiva proprietà diuretiche e stomachiche, Dioscoride, Galeno, Plinio, Ovidio e Celso. Secondo questi Menta era una ninfa, figlia di Cocito, un fiume dell’oltretomba. Quanto Ade se ne innamorò, Persefone, la moglie del re degli inferi, per gelosia la trasformò nell’omonima pianta.

Ebbe grande diffusione sotto Carlo Magno che con il “capitolare de villis”, ovvero una raccolta di leggi per regolare la vita nelle fattorie, ne ordinava la sua coltivazione, insieme a una lunga serie di altre erbe.

Nel 1750 circa si ottenne in Inghilterra l’ibrido oggi conosciuto, che trovò estimatori soprattutto in Francia e in Italia (Piemonte)

descrizione dei principi attivi)

Molto ricercato l’olio essenziale, che contiene componenti come mentolo, mentone, pinene, fellandrene, limonene, terpinene, cadinene e cineolo.

Sono inoltre presenti sia gli enzimi ossidasi che perossidasi e vitamina C.

Tra gli acidi organici isolati sono stati identificati il ferulico, il caffeinico, il cloro genico e il fumarico.

Immancabili i flavonoidi e tannini.


Benefici

Spasmolitica intestinale

La menta ha la capacità di indurre un mio rilassamento mirato ai muscoli che avvolgono il tratto intestinale agendo come spasmolitico in presenza di attacchi di colite.

Tonico eupeptico – digestivo

Un infuso di menta ha la proprietà di aiutare lo stomaco nelle digestioni faticose, risultando così un ottimo digestivo eupeptico. Le industrie hanno fatto loro questa dote tanto che oggi è diffusa l’opinione che bere una bevanda alla menta o mangiare un gelato al gusto menta dopo pranzo sia d’aiuto alla digestione…

Antiprurito

L’estratto alcolico, oltre che da usare nella preparazione di cocktail, può essere impiegato per far passare fastidiosi pruriti della cute e delle mucose. In quest’ultimo caso occorre che la soluzione sia diluita in quanto potrebbe portare ad irritazioni.

Contro alitosi

Le foglie della menta hanno un odore così intenso e penetrante che riescono, se utilizzate come collutorio, a contrastare l’alido fetido dovuto all’alitosi.

Tonificante

L’oleolita di menta, ovvero la menta lasciata macerare in olio, viene impiegata nei massaggi tonificanti e riscaldanti. Le sostanze estratte nell’olio richiamano sangue nelle parte massaggiate, riscaldando i muscoli e rendendoli più efficienti. Per questo può essere impiegato prima di una gara.

Cosmetica: Rinfrescante – Purificante

Anche l’industria della cosmetica fa ampio uso della menta. In pratica rientra in molte formulazioni per qualsivoglia prodotto: shampoo, creme, lozioni e detergenti intimi o per pediluvi. Anche in questi casi viene sfruttata l’azione tonificante che ha sul corpo, ma anche quella di purificare la pelle dai cattivi odori (ascelle, inguine e piedi in modo peculiare).


Menta piperita: Prodotti ed avvertenze

Prodotti in commercio

Le foglie secche si trovano facilmente sia sfuse che già imbustinate, pronte per la preparazione di tisane con la singola pianta o in associazione con altre.

La polvere tale quale non è molto diffusa, ma la ritroviamo nella composizione di altre polveri come quelle per borotalchi o ciprie.

Allo stato liquido si può comprare l’olio essenziale puro o l’oleolita; entrambi dovrebbero essere contenuti in contenitori di vetro scuro affinché non vengano degradati dalla luce. Possibilmente non conservare a lungo.

Meno delicato è l’estratto fluido, ma altrettanto adatto per la preparazione di soluzioni da bere o per gargarismi. Decisamente sconsigliata l’applicazione sulla pelle, per la quale o si usano gli oli o, al limite, l’acqua aromatica, cioè l’acqua residua della distillazione di vapore utilizzata per estrarre l’olio essenziale.

Controindicazioni

Usare con cautela in che è affetto da gastralgia e ulcera.

Avvertenze

A dosi elevate, l’olio essenziale ha proprietà eccitanti – stupefacenti.


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