Gynostemma pentaphyllum

Caratteristiche della pianta

La Gynostemma pentaphyllum è una pianta ancora poco conosciuta. Lo studio farmacologico e fitochimico del suo fitocomplesso, sebbene sia già stato identificato, suscita ancora molto interesse nonostante, cinese e giapponesi abbiano pubblicato numerosi lavori sulla sua attività. Anche i fruitori di prodotti di erboristeria e gli erboristi occidentali stessi, ad esclusione di quelli veramente appassionati, conoscono poco o niente questa pianta.

Ha diversi nomi volgari, il più comune è Jiaogulan, ma lo si ritrova denominato anche come Makino, Xiancao, che significa “erba immortale” poiché è infestante, oppure “Ginseng del Sud” per l’analoga composizione chimica e funzione con il ginseng. In Giappone è conosciuto anche come Amachazuru.

Fa parte della Famiglia delle Curcubitaccee, la stessa della zucca o del cocomero, ma a differenza di queste non sviluppa il grosso frutto caratteristico. È una pianta perenne dioica, ovvero con due differenti individui che portano i fiori maschili e femminili; ha un portamento rampicante, molto simile a quello della vite nostrana e ha una curiosa caratteristica di produrre germogli sotterranei.

Le foglie verde scuro sono picciolate e sono profondamente incise tanto che quello che sembra un insieme di foglioline vicine, è in realtà la singola foglia. Le sezioni in cui la foglia è divisa, sono per lo più 5 o 7, ma capita di vederne anche di 3. La forma di queste pseudo foglioline è ovale oblunga, dentata nel margine.

I fiori sono piccoli e poco appariscenti, di colore tra il verde e il giallo.

Il frutto prodotto, come detto, non è grosso come quello delle Curcubitacee, ma è sempre una bacca, molto simile a quella nera del mirtillo. A maturazione diventa nera.

Gynostemma pentaphyllum pianta

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Coltivazione e origine

foglie ginseng del sud Pianta originaria dell’est asiatico e in modo particolare del sud della Cina, Laos, Vietnam e Cambogia. Esistono però molti diverse sottospecie sparse per tutto l’Asia, dall’India fino al Giappone, dove è molto conosciuta.

Cresce in maniera invasiva allo stato selvatico, sia in montagna che in pianura, tra altitudini che variano dai 300 ai 3.200 metri; e per questo si è conquistata il nome di “pianta immortale” o Xiancao.

In Cina abbonda sul monte Fanjing, situato nel sud ovest della Cina, riserva naturale cinese e riconosciuto dall'UNESCO come “Riserva della Biosfera”, ovvero una serie di riserve naturali sparse nel mondo che rappresentano diversi ecosistemi.

Essendo una pianta che cresce in un ambiente pluviale, per poterla coltivare bisogna riprodurre al meglio tali condizioni. Nei paesi in cui è originaria le difficoltà sono minime tanto che sono stati effettuati studi su quale fosse il miglior modo di coltivarla per ottenere una più grande quantità di foglie da taglio.

Nei paesi dove è stata introdotta, l’habitat più indicato è quello d montagna, fresco, umido e con poca esposizione al sole diretto. Il suolo deve essere ricco di humus e ben drenante. Bisogna evitare che soffra la sete nei periodi di siccità tipici delle nostra latitudine.

La sua propagazione può avvenire tranquillamente sia da seme che per talea diretta dalla pianta madre, poiché la Gynostemma ha sia una buona germinazione che attecchimento.

Parti utilizzate

Sono utilizzate le foglie, che devono essere raccolte all’inizio dell’estate (giugno) se si tratta di pianta spontanea, mentre in estate inoltrata (agosto) se si tratta di coltivazioni.

tecniche di raccolta

La raccolta può avvenire con lo sfalcio a mano oppure se si tratta di coltivazioni in piano e senza ostacoli anche per mezzo di macchinari.


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Proprietà e uso nella storia

ginseng del sud Ovviamente non esistono notizie storiche europee per questa pianta, ma si ritrovano riscontri in quella dell’asiatica, cinese in modo particolare.

Viene descritta in vari testi come uno degli adattogeni più validi, con effetti antietà e aumento della forza fisica (vitalità).

Nella medicina tradizionale orientale è impiegata anche contro la bronchite e come sedativo contro la tosse.

Descrizione dei principi attivi:

La Gynostemma ha un fitocomplesso abbastanza complicato e ricco di sostanze, tanto che ancora non si sa con precisione quale sia la molecola attiva su quel determinato problema, tra i tanti che si vanta di poter alleviare.

Sicuramente un ruolo di primo piano per quanto riguarda la capacità di stimolare le difese immunitarie lo hanno le numerose saponine triterpeniche che annovera nel fitocomplesso, che i gypenosidi, poiché è stato dimostrato che sono molto simili ai ginsenoidi del ginseng.

Da non trascurare anche la presenza di diversi flavonoidi.


Gynostemma pentaphyllum: Benefici ed avvertenze

ginseng del sud pianta Adattogena

La somiglianza dei suoi principi attivi a quelli del ginseng, del quale sembra essere addirittura più potente, fa si che anche la Jiaogulan sia indicata come pianta adattogena che può aumentare la resistenza del corpo allo stress, all’ansia e alla stanchezza, intervenendo nella regolazione dei sistemi corporei tra i quali pressione sanguigna e il sistema immunitario.

Antietà

I gypenosidi riescono a contrastare i radicali liberi che colpiscono il nostro organismo, svolgendo una azione di scavangering, che in termini commerciali viene tradotta come ansietà.

Anti iperlipidemica

Ha un effetto positivo nel metabolismo dei lipidi, facilitando la riduzione dei livelli di grasso nel sangue ed quindi dei depositi nei vasi sanguigni. Questo fa si che sia una pianta idonea a contrastare la formazione delle placche che causano l’arteriosclerosi.

Ipocolesterolemizzante

Oltre ad agire sui lipidi, le saponine presenti negli estratti di questa pianta hanno dimostrato la capacità di ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” in favore di quello “buono”.

Effetto inotropo negativo

La frazione ricca di flavonoidi è capace di influenzare la concentrazione degli ioni calcio a livello del cuore, riproducendo l’effetto inotropo negativo tipico dei dei farmaci calcio-antagonisti, che vengono usati nel trattamento delle angine pectoris. L’effetto isotropo negativo produce una riduzione della contrattilità miocardia.

Antitrombotica

Alcune delle saponine presenti hanno dato esiti posizioni sulle PAF (fattori antiaggregazione piastrinica), ovvero sui responsabili del coagulamento. Questa interazione può essere vista come prevenzione nella formazione di trombi.

Antinfiammatorio

Si è notata anche un’azione antinfiammatoria.

Prodotti in commercio

In Italia si trova in commercio sotto il marchio registrato “GYN-PENT”, brevettato anche in America. Il prodotto utilizzato viene prodotto in Italia stessa, nella provincia di Brescia.

Controindicazioni

Non assumere se si sta seguendo una cura con farmaci anticoagulanti o coagulanti.

Non assumere di questa pianta se si stanno prendendo farmaci calcio-antagonisti e più in generale per la cura di problemi cardiaci.

Avvertenze

Essendo una pianta orientale, ancora poco conosciuta e con tante interazioni, è bene consultare un esperto medico se si stanno assumendo farmaci per qualsivoglia patologia.



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