Dieta metabolica

I principi della dieta metabolica

La dieta metabolica è un regime alimentare volto alla riattivazione del metabolismo e alla perdita di peso, messa a punto dal medico canadese di origini italiane Mauro di Pasquale. Si tratta di un sistema messo a punto in periodi recenti, che punta alla rapida perdita di peso. Non si tratta, dunque, di un sistema volto al mantenimento sul lungo periodo, ma un metodo pensato per essere assunto durante un arco temporale limitato. La dieta metabolica si basa sulla distinzione tra carboidrati e grassi, quali principali fonti di energia per il nostro organismo e punta a individuare la giusta combinazione di entrambi, calibrata sulle richieste del nostro organismo stesso.

Si tratta, dunque, di un regime alimentare da mettere in atto secondo più fasi, per individuare soluzioni personalizzate e su misura.

Alla base di questa dieta vi è la considerazione del fatto che lo stile di vita attuale spinge il nostro corpo a consumare prevalentemente carboidrati, accumulando invece i grassi. Dunque, se con la nostra alimentazione introdurremo prevalentemente grassi e pochi carboidrati, potremo abituare il nostro organismo a bruciare i grassi e a diminuire, così, il loro accumulo. Tutto questo, però, senza eliminare i carboidrati del tutto, in quanto fondamentali per la nostra salute e il nostro benessere: ecco, dunque, la necessità di individuare le esatte quantità da consumare.

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Applicare la dieta metabolica

Dieta metabolica La dieta metabolica si basa, dunque, su diverse fasi. La prima prevede una durata di circa quattro settimane ed è la più impegnativa da affrontare, in quanto si basa sull'eliminazione dei carboidrati dalla dieta. In questo modo, si passa poi alla progressiva reintroduzione dei carboidrati in modo graduale e fino ad arrivare al livello considerato ottimale, ovvero privo di sintomi e segnali di carenza. Infatti, il primo periodo di privazione di carboidrati si accompagna ad una serie di sintomi ed effetti collaterali, che possono essere: nausea, stanchezza, fame, capogiri, cefalea. Questa fase dura quattro settimane, durante le quali si avvicendano diversi cicli: dodici giorni denominati "fase di scarico", durante la quale si assumono molti grassi e pochissimi carboidrati, e due giorni denominati "fase di ricarica", caratterizzati dall'assunzione di molti carboidrati.

Questo mese è caratterizzato da un percorso per tentativi, durante il quale, di volta in volta, si innalzano lievemente le quantità di carboidrati ingeriti durante le fasi di scarico, fino a raggiungere la completa scomparsa dei sintomi. Si arriva così, secondo il metodo individuato dal dottor Di Pasquale, ad individuare le quantità di carboidrati necessarie per la buona salute dell'individuo, sulla base di soluzioni del tutto personalizzate.

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Quantità di carboidrati durante il giorno

La dieta metabolica, come visto, presenta dei fattori di notevole varietà, per poter essere adattata alle esigenze dei singoli individui. Tuttavia, vi sono delle disposizioni generali da rispettare. In particolare, la dieta metabolica prevede, nei dodici giorni considerati di scarico, il mantenimento di proporzioni il più possibile vicine a queste: 50 - 60% di grassi, 30 - 40% di proteine, 30 grammi di carboidrati. Invece, nel periodo di ricarica si passa alle seguenti proporzioni: 25 - 40% di grassi, 15 - 30% di proteine, 35 - 55% di carboidrati. Anche il periodo di scarico può essere variabile, a seconda del metabolismo delle singole persone. Può capitare, infatti, che vi sia necessità di ridurre il periodo di scarico a dodici ore o anche meno, in base alla propria tendenza ad accumulare grassi.

Tuttavia, non occorre allarmarsi eccessivamente se si vede il proprio peso lievitare durante questi giorni di ricarica: potrebbe trattarsi di ritenzione idrica, fortemente accentuata dall'assunzione di carboidrati. In tal caso, l'eliminazione dei liquidi in eccesso dovrebbe avvenire rapidamente nei giorni immediatamente successivi.


Dieta metabolica: Effetti collaterali e controindicazioni

Nonostante la recente vasta diffusione della dieta metabolica, rapidamente nota nel mondo, vi sono molti effetti collaterali e possibili controindicazioni che la rendono oggetto di critiche e polemiche. Le principali riguardano lo squilibrio sulla quale si basa il regime alimentare, soprattutto nelle fasi iniziali, quando l'individuo viene spinto ad assumere ampie quantità di grassi e pochi alimenti ricchi di carboidrati. Ne può derivare un calo di fibre, importanti per la salute e per la regolarità dei processi intestinali, così come rischi cardiovascolari legati, appunto, ad un'alimentazione eccessivamente ricca di grassi. Inoltre, i bassi livelli di carboidrati non sono affatto esenti da rischi: il glucosio, ad esempio, è fondamentale per il buon funzionamento del sistema nervoso centrale. Sostanziali differenze possono essere percepite da parte di coloro che compiono regolare attività fisica, in quanto i grassi danno a disposizione meno energie rispetto ai carboidrati. Essendo molto variabile a seconda della giornata, questo regime favorisce inoltre gli sbalzi insulinici ed ormonali, per far fronte all'ingestione di grandi quantità di carboidrati in breve tempo a spezzare periodi di forte carenza.



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